In data 11 giugno è stata diffusa la bozza del provvedimento MIMIT. Nel corso di queste settimane i tecnici del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si sono confrontati con quelli del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con quelli della Ragioneria dello Stato e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
A breve il decreto sarà pronto per l’invio alla Corte dei Conti. Dopo il parere favorevole della Corte dei Conti e la pubblicazione del decreto attuativo sul sito del Mimit, il GSE aprirà la piattaforma per caricare la documentazione; a seguire il Governo pubblicherà una circolare esplicativa in due parti di cui “la prima parte sarà focalizzata sui beni degli allegati A e B e sarà di fatto una sorta di codice unico della Transizione 4.0 e 5.0. Di seguito alcune anticipazioni:
OBIETTIVO 5.0: gli investimenti devono portare a una significativa riduzione dei consumi energetici, supportando così la transizione verso un’economia più sostenibile e basata su fonti rinnovabili.
BENEFICIARI: tutte le imprese residenti nel territorio
QUANDO: progetti di innovazione avviati a partire dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025. La data di avvio del progetto è quella del primo impegno giuridicamente vincolante, mentre la data di completamento è la data di effettuazione dell’ultimo investimento.
REQUISITI: L’investimento deve portare alternativamente a:
AGEVOLAZIONE: L’agevolazione prevede aliquote diverse in relazione alla dimensione dell’investimento ed alla soglia di riduzione dei consumi, come di seguito riportato:
Più aumenta la riduzione dei consumi energetici e più aumenta l’aliquota del credito d’imposta
SPESE AMMISSIBILI: sono ammissibili le spese inerenti a:
Il limite massimo dei costi ammissibili è pari a 50 milioni annui per ciascun beneficiario
Vige inoltre l’obbligo di allaccio dei beni alla rete dei produttori di energia entro un anno dalla data di completamento del progetto di innovazione.
Il decreto inoltre fornisce dettagli sul dimensionamento degli impianti, i moduli fotovoltaici ammessi (iscritti nel registro delle tecnologie per il fotovoltaico ex art 12. Decreto n. 181 del 2023. prodotti all’interno dell’Unione Europea e che abbiano un’efficienza pari ad almeno il 21,5%. Inoltre, è prevista una maggiorazione del 120% per moduli fotovoltaici con celle e del 140% per moduli con celle bifacciali, per quelli con maggiore efficienza previsti dal Decreto Energia.) le caratteristiche che devono avere i percorsi formativi.
DOMANDA: le imprese devono presentare domanda al Gestore Servizi Energetici (GSE) attraverso una procedura telematica. Il GSE entro 5 giorni dalla trasmissione della domanda telematica comunica il credito d’imposta prenotato.
DOCUMENTI:
Le certificazioni energetiche potranno essere rilasciate da 1) esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339 2) le Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352.
Il modello per la certificazione e per la perizia verrà prodotto e messo a disposizione dal GSE sul sito istituzionale, mentre l’elenco dei soggetti abilitati al rilascio delle perizie/certificazioni sono espressamente indicati nella normativa che regola il Credito d’imposta Transizione 5.0
Per informazioni e dettagli vi invitiamo a visitare la sul nostro sito internet la pagina dedicata e potete verificare i requisiti per l’ammissibilità e la documentazione necessaria, contattando il nostro Ufficio Bandi ai seguenti recapiti: 031 316.248 - bandi@confartigianatocomo.it.
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