IL FUTURO DEL SUPERBONUS 110%: BOCCIATI TUTTI GLI EMENDAMENTI

Costruzioni - Impianti

Nei giorni scorsi al Senato sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati all`art. 24 del Decreto Asset, che proponevano, con varie modalità, una proroga delle tempistiche legate alla “superdetrazione”, almeno per portare a compimento i cantieri in corso d`opera.

Inoltre, dopo la pubblicazione della nota di aggiornamento del Documento di economia e Finanza (NADEF), è ormai chiaro l’intento di porre fine al meccanismo del super-incentivo.

Tutti gli operatori del settore hanno fortemente richiesto di adottare le misure necessarie a consentire la chiusura di quei cantieri sospesi a causa della schizofrenia normativa degli ultimi due anni sul meccanismo di cessione del credito, portando all’accordo sulle unifamiliari la cui scadenza è stata progressivamente prorogata al 31 dicembre 2023 con il vincolo del 30% dell`intervento complessivo entro il 30 settembre 2022.

Relativamente ai condomini, invece, nessuna proroga è stata presa in considerazione e l`ultima modifica dell`orizzonte temporale risale a fine dicembre 2021 con la Legge di Bilancio 2022 (la Legge n. 234/2021).

A questo punto è lecito attendersi le seguenti situazioni:

·         per i cantieri che operano tramite sconto e/o cessione del credito a SAL, dall`1 gennaio 2024 le spese (che seguono sempre le lavorazioni) potranno ottenere l`aliquota del 70% (e dall`1 gennaio 2025 al 65%)

·         in generale, i cantieri che hanno già scontato/ceduto dei SAL, il mancato completamento dei lavori (entro quando non è ancora chiarissimo) porterà a perdere il diritto stesso alla detrazione del 110% con effetti a catena sui SAL stessi;

·         per i cantieri che operano senza sconto o cessione, è indispensabile pagare tutte le lavorazioni entro fine 2023 per poi chiudere i cantieri anche successivamente (vale il principio di cassa che, in assenza di cessione, non segue le lavorazioni);

·         certamente, per chi opera con sconto e cessione, non raggiungendo un SAL minimo del 30% entro il 31 dicembre 2023, l`unica è la detrazione diretta sulle spese sostenute entro la stessa data (e anche in questo caso vale il principio di cassa), a meno che non ci si accontenti dell`aliquota più bassa del 70% nel 2024 e 65% nel 2025.

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