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LEGIONELLOSI PNEUMOPHILA, FOCUS SUGLI IMPIANTI

La Legionellosi è una patologia infettiva che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio, causata dal batterio Legionella pneumophila.

Si tratta di una malattia tipicamente estiva, perché l’aumento delle temperature e la maggiore umidità favoriscono la proliferazione patogena del batterio e la contaminazione ambientale dei sistemi di distribuzione dell’acqua. Inoltre, proprio l’estate è la stagione in cui si frequentano maggiormente le strutture turistico-ricettive, fra gli ambienti a maggiore rischio a causa della complessità degli impianti.

L’habitat naturale della Legionella, infatti, è l’acqua. Il batterio predilige i bacini idrici naturali, come acque sorgive, fiumi, laghi, fanghi.

Da qui sono in grado di raggiungere condotte, impianti idrici e aeraulici e bacini artificiali di edifici pubblici e civili (cisterne, fontane, piscine, tubature, condizionatori ecc…), che fungono da amplificatori e diffusori del patogeno.

La trasmissione della malattia avviene respirando goccioline di acqua nebulizzata e di aerosol contaminato, oppure di particelle derivate per essiccamento.

La malattia da legionella si presenta con sintomi spesso simili all’influenza o a una comune polmonite, ma dopo quanto si manifesta? Solitamente dopo un periodo di incubazione che va da 2 a 10 giorni. La Legionella ha un tasso di mortalità in Italia che si aggira intorno al 5-10%.

Se un impianto è colonizzato da Legionella, il contagio non avviene bevendo un bicchiere d’acqua del rubinetto, ma tramite inalazione o aspirazione di aerosol.

I principali sistemi che possono generare aerosol potenzialmente contaminato comprendono:

·       Impianti idrici;

·       Impianti di climatizzazione, ventilazione e condizionamento dell’aria;

·       Torri di evaporazione;

·       Idromassaggi:

·       Macchinari per terapia respiratoria assistita.

Da ciò consegue che le strutture maggiormente esposte al Rischio Legionella sono diverse: da quelle socio-sanitarie a quelle turistico-ricettive, dagli uffici a strutture comunitarie di ritrovo collettivo, fino alle residenze.

Una normale prassi di prevenzione della Legionella nelle reti idriche e negli impianti di condizionamento prevede le seguenti procedure:

·       Evitare tratti degli impianti con terminali ciechi e ristagni di acqua (in serbatoi, cisterne e autoclavi);

·       Mantenere puliti gli impianti e, nel caso di quelli di climatizzazione, cambiare periodicamente i filtri;

·       Sostituire con una certa regolarità valvole, guarnizioni, tubi flessibili, soffioni e filtri;

·       Ispezionare trimestralmente i rompigetto dei rubinetti e soffioni delle docce per evitare le incrostazioni di calcare, disinfettarli o sostituirli;

·       Far defluire settimanalmente l’acqua dai punti di erogazione in caso di prolungato inutilizzo degli impianti;

·       Mantenere la temperatura dell’acqua fredda sotto i 20°C e quella dell’acqua calda superiore ai 60°C;

·       Effettuare una periodica sanificazione di tutti gli impianti, mediante trattamenti di tipo fisico e chimico.

È quindi fondamentale affidarsi a protocolli di manutenzione periodici eseguiti da professionisti esperti. La Legionella non è eliminabile con interventi shock, ma si può tenere sotto controllo con specifici e attenti programmi di prevenzione.

 


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