Le Notizie di Confartigianato Como

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LAVORO SOMMERSO
l'indagine di Confartigianato Como

Como, 14 novembre 2009


Gli ultimi mesi di crisi economica, hanno fatto emergere in tutta la sua cruda realtà il fenomeno del lavoro sommerso.
Interi distretti nel nostro paese sono stati falcidiati da miriadi di laboratori clandestini, che sono cresciuti nel pantano di questa crisi, e stanno contribuendo a decimare l’economia sana di tanti territori italiani d’eccellenza.
Questa nuova indagine che vi presentiamo, mira ad approfondire la rilevanza del fenomeno del lavoro sommerso. Se fosse in crescita anche nella nostra provincia, sarebbe importantissimo conoscerne i risvolti, prenderne atto e proporre interventi reali per affrontare questa nuova piaga che rischia di minare la nostra economia. Come per il questionario sulla crisi, che ha riscontrato grande successo, con ben oltre 200 risposte, vi chiediamo pochi minuti del vostro tempo per investire nel futuro. Ringraziandovi fin d’ora per la collaborazione, vi invitiamo a fare attenzione alle nostre informazioni e alle indagini future, che ci daranno nuovi e più efficaci strumenti per combattere le battaglie per l’artigianato e la piccola impresa.


VAI AL QUESTIONARIO SUL LAVORO SOMMERSO


CAPIRE LA CRISI. CONFARTIGIANATO IMPRESE DI COMO PRESENTA ALLA STAMPA I RISULTATI DELL’INDAGINE ON-LINE


Il presidente Cornelio Cetti e il segretario generale Giorgio Colombo, hanno presentato venerdì alla stampa i risultati dell’indagine on-line condotta da Confartigianato Imprese di Como sulla crisi economica.
La crisi c’è e si fa sentire. Le previsioni non lasciano spazio all’ottimismo, anche se qualche segnale incoraggiante, di imprese che ce la stanno mettendo tutta per continuare nonostante le avversità, viene registrato dai dati grazie a quei settori, soprattutto nei servizi e nella lavorazione su misura, che non sono stati colpiti così duramente come nel manifatturiero. Con questa indagine l’artigianato denuncia ancora una volta i problemi che frenano lo sviluppo della microimpresa e la mancanza concreta di volontà istituzionali a mettere in campo soluzioni adeguate a rafforzare l’economia dei piccoli, che rappresentano l’ossatura forte del paese. Gli artigiani non licenziano. E’ un dato che emerge in tutta la sua consistenza. La manodopera è una risorsa che l’imprenditore si tiene stretta in previsione di un’agognata ripresa, e comunque non sacrifica figure altamente qualificate fin tanto che ce la può fare con le proprie forze.
C’è anche voglia di riprendere al più presto. C’è chi investe nonostante tutto, mettendoci del proprio. C’è chi macina chilometri ogni giorno per portare a casa commesse, c’è chi vede un po’ di luce in fondo al tunnel della crisi. C’è la volontà di farcela, spesso mortificata da chi invece di darti una mano, inventa cavilli burocratici e gabelle “una tantum” che diventano poi “una semper”. I voti che gli imprenditori hanno dato alle istituzioni parlano chiaro. Gli interventi per le imprese non sono bastati e non bastano tuttora. I problemi sono quelli di sempre denunciati con maggior vigore perché con maggior vigore stanno colpendo le aziende in difficoltà. Gli artigiani richiamano l’attenzione dei comuni e suggeriscono come intervenire. L’attenzione è ancora alta, ma non si vuole neppure eccedere con il pessimismo. Gli artigiani stanno reagendo, ma si aspettano anche una mano un po’ più concreta per continuare a sperare e accentuare gli sforzi per garantire futuro alle loro aziende e all’economia del paese.<

Allegati
capire la crisi 2009 confart imp como.pdf

Riferimenti
031 3161 fax 031 278342

Contatti
apacomo@apacomo.it


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