Lipomo, 22 ottobre 2009

Si sono svolte oggi le esequie del cav. Lazzaro Rino Frigerio, storico dirigente dell'Associazione Provinciale Artigiani di Como. Era un concentrato di passionalità e spirito associativo. Nei suoi interventi lo esprimeva appieno. Lazzaro Rino Frigerio, il cavalier Frigerio, è scomparso lasciando un vuoto difficilmente colmabile nel mondo dell’Associazione degli Artigiani. Il suo impegno e la sua dedizione nel lavorare per la “sua Associazione” perché così la sentiva, era difficilmente eguagliabile in tutti gli altri. Sono indelebili i ricordi di molti suoi colleghi dirigenti, così come lo sono quelli dei funzionari, che con lui hanno lavorato a fianco a fianco per un solo obiettivo, l’affermazione dei valori dell’artigianato. Chi non ricorda la LERIE, la categoria degli installatori di impianti idraulici, elettrici e di riscaldamento. Chi non ricorda il suo impegno per le celebrazioni “Voltiane” del ’77, che più di ogni altro ha voluto tenacemente esaltare, perché giustamente sentiva forte il legame fra l’illustre inventore comasco e la categoria degli installatori. Chi non ricorda i suoi interventi pieni di calore nel difendere l’unità cercando di allontanare in ogni modo le divisioni. La sua idea di aggregazione e di forza tra gli artigiani, ha contribuito a saldare quel sentimento di unione fra gli associati, che spesso viene a mancare oggi, in questo periodo di crisi profonda. Il cav. Frigerio oggi, sarebbe in prima linea per sollecitare con forza quelli che non credono nell’associazionismo come strumento per affrontare il difficile momento che gli artigiani stanno attraversando. Fino all’ultimo, ha chiesto di poter leggere il nostro notiziario, “L’Artigiano Comasco” perché si sentiva ancora uno dei nostri, un uomo di associazione. Oggi sarebbe un uomo di Confartigianato. Alla famiglia, al figlio Lorenzo che sta ricalcando le orme del papà nell’impegno associativo, le nostre più sentite condoglianze, ma soprattutto il nostro più vivo ricordo. Cornelio Cetti Presidente di Confartigianato e Giorgio Colombo Segretario di Confartigianato