BANDA LARGA E ULTRALARGA
i dubbi degli artigiani antennisti di Confartigianato
Como 12 luglio 2015
Claudio Pavan , Presidente nazionale di Confartigianato antennisti-elettronici esprime seria preoccupazione per come si profila il criterio informativo sulla modalità di applicazione del nuovo articolo 135-bis del DPR 380-01 entrato in vigore dal 1° luglio 2015.
Arrivano messaggi – sottolinea Pavan - che tendono ad affermare l’obbligo di installare la fibra ottica per la “banda larga e banda ultralarga”, trascurando la vera sostanza del dettato legislativo: predisporre una infrastruttura fisica multiservizio costituita da adeguati spazi installativi, da impianto in fibra ottica e da accessi agli edifici.
La preoccupazione si conferma leggendo il documento dal titolo significativo: “Strategia italiana per la banda ultralarga” nel cui testo si leggono alcune inesattezze, una in particolare è falsa. Il quarto punto afferma (facendolo intendere come indicazione della direttiva): “la necessità dell’infrastrutturazione degli edifici in fibra ottica”. In realtà , nella direttiva non c’è traccia di tale indicazione riferibile all’infrastruttura fisica interna agli edifici. Il Parlamento può certamente legiferare differendo dalla direttiva, ma il Governo non può essere ambiguo adducendo le prescrizioni come indicazioni della direttiva. Imporre la fibra all’interno degli edifici senza evidenziare che la fibra può essere installata anche in momenti successivi alla costruzione, a patto che siano predisposti gli spazi, rischia di determinare sprechi e costi inutili.