L'ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO A EXPO 2015
Como 21 maggio 2015
Più di mille artigiani provenienti da tutto il Paese, hanno partecipato all’Assemblea nazionale di Confartigianato Imprese che ha visto come cornice l’auditorium di Expo 2015 in quel di Milano. Nonostante il tempo inclemente, gli artigiani hanno partecipato in massa, oltre le capacità della struttura, circa 1800 su mille posti, per testimoniare la loro appartenenza al sistema Confartigianato. Da Como ben 114 artigiani si sono presentati compatti nell’occasione guidati dal Presidente Marco Galimberti, il segretario generale Chirico, i Vice Presidenti Moscatelli e Costa, il tesoriere Galli e i componenti di Giunta Fasola e Fagioli.
Dopo il saluto di Roberto Maroni Governatore della Lombardia che ha dato il benvenuto, un combattivo Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, che non ha mandato a dire ciò che andava detto, al Governo e a chi ritiene che la microimpresa sia ancora un problema per il Paese.
Siamo realisti – ha sottolineato il Presidente – gli effetti di 7 anni di crisi non si spazzano via in pochi mesi. Non possiamo nemmeno cullarci nel ‘libro dei sogni’ oppure accontentarci di qualche “tweet” pieno di entusiasmo. Penso sia profondamente sbagliata e dannosa per il Paese l’intenzione di fare a meno dei “corpi intermedi” della società. E poi ancora, ha calcato la mano sul ruolo della piccola impresa artigiana: è tempo – ha continuato Merletti - che veramente il modello imprenditoriale e sociale italiano che è quello delle piccole imprese, sia il modello di riferimento delle azioni messe in campo dalla politica, dal Governo, dalle Istituzioni. Non siamo noi il problema da risolvere, come invece, ancora e sciaguratamente, sentiamo dire in molte, troppe sedi, dalle Università ai centri di potere.
Me è sul nodo delle tasse che Merletti si è scagliato con forza: - tra il 2005 e il 2015 l’Italia, tra tutti i Paesi europei, ha subìto il maggiore aumento della pressione fiscale: il risultato è che oggi paghiamo 29 miliardi di tasse in più rispetto alla media UE, pari ad un maggior costo di 476 euro pro capite. Burocrazia, costo dell’energia e lavoro sono stati gli altri temi che hanno caratterizzato un’Assemblea che, con la presenza di migliaia di artigiani in Expo, ha voluto significare ancora una volta il valore dell’Italia che lavora.