Roma, 6 maggio 2013

La crisi ha falcidiato l’imprenditoria giovanile: dal 2008 al 2012, sono mancati all’appello 331.000 imprenditori under 40. Alla fine dello scorso anno il bilancio è da brividi: l’Italia ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda rispetto a 5 anni prima. I dati emergono dall’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato e presentato alla Convention nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato organizzata a Roma il 3 e 4 maggio alla quale hanno preso parte anche i giovani artigiani di Confartigianato Como, oltre alla Presidente Elisabetta Maccioni e il segretario Roberto Bonardi, il vice Presidente del gruppo Giovani, Giorgio Zappa, i consiglieri Enrico Zappa , Giampiero Annaloro. Ma nella due giorni della convention dei giovani Imprenditori di Confartigianato è anche risuonata più volte la parola Cambiamento. Nuovo modo di fare Impresa. Il presente che stiamo vivendo – ha sottolineato il presidente nazionale Nardin - non è una crisi, ma un vero e proprio cambiamento che non può non vederci come protagonisti. Dall’articolato dibattito, alcuni giovani imprenditori italiani che lavorano all’estero, hanno portato la loro esperienza comune caratterizzata dall’assenza di tutte quelle zavorre burocratiche che ostacolano il fare impresa oggi in Italia. Protagonista del dibattito anche la presidente dei Giovani Imprenditori di Como, Elisabetta Maccioni, intervenuta nella tavola rotonda con la propria esperienza di imprenditrice artigiana.