Roma 24 febbraio 2012

L’azione di Confartigianato è andata a buon fine. La Rai non farà pagare il canone speciale alle imprese che posseggono pc o altri strumenti utilizzati per lo svolgimento delle attività quotidiane. La battaglia, però, non è ancora terminata. L’emittente di Stato fa sapere che “il canone ordinario dev’essere pagato solo per il possesso di un televisore…Le lettere inviate giorni fa si riferiscono specificatamente a chiunque detenga – fuori dall’ambito familiare (quindi imprese, società uffici) – uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive”. Leggasi computer (digital signage, cioè utilizzati come televisori), tablet, smartphone. Confartigianato ha chiesto ulteriori specifiche e, soprattutto, un chiarimento legislativo per ottenere l’esonero delle imprese dal pagamento del Canone TV, in tutti i casi di uso strumentalmente legato alla loro attività, di tutti gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione del segnale radiotelevisivo. Una richiesta più che legittima, quella di Confartigianato, perché volta a difendere la libertà d’impresa e ad eliminare inaccettabili e ulteriori balzelli che già da troppo tempo stanno soffocando i microimprenditori.