NATALE – CONFARTIGIANATO E COLDIRETTI DONANO AL CARDINALE CANTONI LA STATUINA DEL PRESEPE 2023
L`iniziativa, promossa a livello nazionale da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, vuole valorizzare la tradizione del Presepe attualizzandolo, ogni anno, con figure realizzate da maestri artigiani e che rappresentano il presente e il futuro delle imprese e delle comunità.
Nel 2020 venne donata alle diocesi la statuina dell’infermiera, per ricordare il nostro debito nei confronti del mondo della sanità. Il 2021 fu l’anno dedicato all’imprenditore che grazie alla tecnologia affrontò le difficoltà della pandemia, per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, per il 2022 è stata scelta la florovivaista. Quest’anno è stata scelto di evocare in una sola immagine, realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani. La figura del maestro rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana, del Made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità.
Con questi propositi, nella mattinata di martedì 19 dicembre, le rappresentanze provinciali di Confartigianato e Coldiretti hanno incontrato il Cardinale di Como, Monsignor Oscar Cantoni, consegnando la statuina rappresentativa per il presepe della Cattedrale.
“Quest’anno è stata scelta una statuina che rappresenta un giovane apprendista al lavoro – ha evidenziato Roberto Galli Presidente di Confartigianato Imprese Como –. Quest’opera vuole mostrare l’importanza della formazione e del passaggio generazionale all’interno delle piccole e medie imprese, elementi fondamentali per promuovere e sostenere il “saper fare” che contraddistingue il lavoro artigiano. Affiancare la figura del maestro al giovane vuole simboleggiare il desiderio e le capacità delle nuove generazioni di guardare al futuro, imparando e innovando, e il valore di tramandare le competenze a difesa dell’eccellenza italiana, del Made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità. Un tema che tutti noi abbiamo molto a cuore e sul quale Confartigianato sta lavorando perché l’auspicato passaggio generazionale avvenga, andando a colmare quella grave carenza di manodopera che grava sulla sopravvivenza di molte imprese”.