NATALE- CONFARTIGIANATO E COLDIRETTI DONANO AL CARDINALE LA STATUINA DEL PRESEPE 2022: LA FLOROVIVAISTA
Obiettivo dell’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, vuole valorizzare la tradizione del Presepe attualizzandolo, ogni anno, con figure realizzate da maestri artigiani e che rappresentano il presente e il futuro delle imprese e delle comunità. Nel 2020 venne donata alle diocesi la statuina dell’infermiera, per ricordare il nostro debito nei confronti del mondo della sanità. Il 2021 fu l’anno dedicato all’imprenditore che grazie alla tecnologia affrontò le difficoltà della pandemia, per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini. Quest’anno è stata scelta la florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. La figura è stata realizzata in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso ed è il simbolo delle imprese impegnate nella cura e della biodiversità e vuole parlare di una agricoltura che ci fornisce il cibo, ma anche beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. Con questi propositi, questa mattina le rappresentanze provinciali di Confartigianato e Coldiretti hanno incontrato il cardinale di Como, monsignor Oscar Cantoni, consegnando la statuina rappresentativa per il presepe della Cattedrale.
“Quest’anno – ha evidenziato Roberto Galli Presidente di Confartigianato Como – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità che i nostri imprenditori perseguono ogni giorno, a livello economico, sociale e ambientale, creando e fornendo prodotti e servizi a valore artigiano, che raccontano molto delle tradizioni locali, del territorio e dei legami che in esso si creano. Confartigianato lavora per aiutare le imprese ad affrontare la transizione green e a stabilire una relazione virtuosa con il territorio improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Il valore artigiano, infatti, crea, trasforma, preserva, cura, ripara, rigenera, unisce e proietta le imprese al futuro: un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità.”
“Il Natale rinsalda le nostre radici cristiane – ha sottolineato il vicepresidente di Coldiretti Como Guido Ratti – e la volontà di guardare al futuro con positività, nonostante il difficile momento che vivono le realtà produttive, alle prese con una congiuntura senza precedenti. Ancor più importante è, in questo momento, sostenere e valorizzare quel made in Italy agroalimentare che è simbolo di unicità, identità ed eccellenza nel mondo. Le imprese agricole sono produttrici di economia reale e svolgono un importante ruolo sociale che è stato evidenziato nell’affrontare i due anni difficili di pandemia, e lo è ancora a fronte dei rincari dei costi di produzione dovuti alle tensioni internazionali. L’agricoltura non molla e resiste: lo fa anche in un settore in oggettiva difficoltà, come quello florovivaistico, ed è stato ancor più importante scegliere quest’anno l’immagine di questo segmento che, per il territorio di Como e Lecco, è di importanza strategica”.
Il Presepe – spiegano le rappresentanze territoriali Coldiretti e Confartigianato – è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.
Sua Eminenza il cardinale Oscar Cantoni, nel ringraziare per il gradito omaggio, ha evidenziato l’importanza dei fiori anche nella liturgia e ha rivolto gli auguri per un Natale di solidarietà e affetto.