Como, 26 gennaio 2009

La domanda che sempre più spesso ci fanno tanti artigiani che invitiamo a far parte di Confartigianato è sempre quella “….ma perché devo associarmi?”
Le risposte possono essere tante, articolate e magari qualche buon commerciale potrebbe anche renderle artefatte per giustificare un business.
No, non è il nostro caso.
Noi diamo risposte precise e serie. Pronti al confronto.
Fare associazione significa far parte integrante di una società moderna, complessa e molto articolata. Vuol dire essere soggetti rappresentati a pieno titolo di un dibattito aperto su tutti i temi che investono l’impresa in un contesto molto più ampio: economico, politico e sociale.
Risposte concrete? Eccole:
1. L’Inail ha ridotto del 4,89% i premi 2007 per gli artigiani, e per il 2008 Confartigianato sta alzando ancor più il tiro. Può sembrar poco? Provate a tirar fuori di tasca vostra il 4,89% e vedrete che vi brucerà un pochino.
2. Gli edili che partecipano agli appalti, sarebbero stati costretti a produrre montagne di carta per dimostrare e rispettare il principio di responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore. Ma grazie a Confartigianato questa nuova aberrazione burocratica è stata eliminata prima che entrasse in vigore.
3. Grazie a Confartigianato, sono stati ridotti i costi di vidimazione dei registri dei rifiuti, grazie a Confartigianato è slittato di un anno il termine per presentare la comunicazione ai fini statistici e informativi, degli incidenti sul lavoro.
4. Grazie a Confartigianato sono slittati i termini per le scadenze fiscali.
5. Grazie a Confartigianato il documento per la sicurezza dei dati è stato trasformato in autocertificazione.
6. Grazie anche a Confartigianato è stato approvato per la prima volta un bando per l’aggregazione delle imprese artigiane (ne bastano tre) perché possano avere contributi per la promozione all’estero.
7. Grazie anche a Confartigianato, la contrattazione collettiva di lavoro, prevede contratti esclusivamente per le imprese artigiane e non di altri settori.
8. Grazie a Confartigianato, il dialogo con le Istituzioni è più diretto, utile a risolvere anche i problemi locali.

Ma non solo, Confartigianato Imprese negli ultimi mesi del 2008 e in queste prime settimane del nuovo anno, ha rafforzato la propria azione per far fronte alla crisi, richiedendo al Governo precisi interventi che si sono tradotti concretamente:
1. nel rinvio del versamento dell’iva solo all’avvenuto incasso della fattura;
2. nell’introduzione di adeguati meccanismi di compensazione dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione;
3. con sgravi fiscali, sia per favorire una riduzione dell’onere che grava nei risultati di gestione, sia per sostenere gli apporti di capitale;
4. nell’adeguamento degli studi di settore sui comparti in crisi fino a ridurne la valenza probatoria

All’Assemblea Nazionale di Confartigianato il Ministro del Lavoro Sacconi era seduto di fianco al segretario nazionale Fumagalli, per stilare insieme un piano di semplificare la complessa normativa che disciplina il rapporto di lavoro, e che nella manovra triennale presentata dal Governo se ne prevede già l’attuazione.
Questa forse è stata la più grande delle battaglie vinte da Confartigianato, combattuta senza far rumore ma che sta dando e darà i frutti che da anni gli associati attendono dal loro impegno quotidiano in Associazione. Associarsi vuol dire saper riconoscere queste vittorie nelle tante battaglie che si affrontano sul campo. Vuol dire sentire il senso di appartenenza. Vuol dire sentirsi artigiani insieme agli altri artigiani.
Sentire proprio l’impegno a perseguire un obiettivo da raggiungere per risolvere i propri di problemi, ma anche quelli di tutti coloro che appartengono al sistema Confartigianato e che come loro credono che stare insieme è meglio, e allora sì non ci saranno più ragioni per chiedere: “…ma perché devo associarmi?”

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www.confartigianato.it

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