“L’IMPRENDITORE ARTIGIANO” ENTRA NEL PRESEPE 2021
Il Presidente di Confartigianato Galli ha donato al Vescovo di Como, Mons. Oscar Cantoni la statuina 2021
Un incontro con il Vescovo di Como alla fine di un altro anno di pandemia, che ha messo a dura prova le imprese e il tessuto produttivo lariano ma, allo stesso tempo, ha visto una forte capacità di reazione degli artigiani e dei coltivatori, impegnati nella ricostruzione di uno sviluppo economico che, si spera, possa vivere un ritrovato vigore già dal nuovo anno che si affaccia all’orizzonte.
Con questi propositi, questa mattina (21 dicembre) le rappresentanze provinciali di Coldiretti e Confartigianato hanno incontrato il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, consegnando – come già lo scorso anno – una statua rappresentativa per il presepe della Cattedrale: la statuina 2021 promossa dalla Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, è proprio l’imprenditore che usa la tecnologia a significare la centralità dell’impresa che affronta nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese.
Il simbolo dell’impegno e del lavoro del mondo produttivo è stata consegnata a S.E. mons. Cantoni dal Presidente di Confartigianato Imprese Como Roberto Galli e dal Vice-Presidente di Coldiretti Como Guido Ratti.
“Quest’anno – ha evidenziato Roberto Galli Presidente di Confartigianato Como – portiamo nel Presepe il simbolo dei milioni di artigiani, coltivatori e piccoli imprenditori italiani che hanno saputo reagire alla crisi e oggi sono pronti a contribuire alla ripartenza del Paese. La statuina, realizzata in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Imprenditori che usano gli strumenti digitali e tecnologici per rilanciare le radici profonde della nostra tradizione produttiva, dell’eccellenza manifatturiera made in Italy. Abbiamo voluto rappresentare così l’operosità e il saper fare che animano i nostri imprenditori, protagonisti dello sviluppo economico ma anche attori sociali partecipi della vita delle comunità territoriali. Rinnoviamo la tradizione del Presepe con un segno di speranza: la vitalità e l’ingegno dei nostri imprenditori, il loro slancio per costruire la rinascita economica e sociale dell’Italia”.
“Il Natale indica che la speranza è linfa di vita – ha sottolineato il Vice Presidente di Coldiretti Como Guido Ratti – e questo è un monito da tener presente in tempi difficili come gli attuali, in cui l’economia, così come il bilancio delle famiglie, si trova a dover fronteggiare una preoccupante corsa dei rincari energetici e delle materie prime. Siamo tutti impegnati a resistere, ma dobbiamo allo stesso tempo guardare con fiducia al futuro, riscoprendo la vera cultura della solidarietà e dell’aiuto reciproco, che si concretizza anche nel “ruolo sociale e responsabile” delle imprese, impegnate anche in questi mesi ad assicurare cibo e lavoro ai cittadini. L’agroalimentare italiano è uscito dalla crisi generata dalla pandemia Covid più forte di prima grazie ad un esercito di quasi un milione di agricoltori e allevatori che non hanno mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari ai cittadini anche con iniziative di sostegno sociale e di straordinaria solidarietà che l’agricoltura moderna è oggi in grado di offrire nonostante le difficoltà determinate dall’emergenza”.
Il Presepe – spiegano Confartigianato e Coldiretti – è una tradizione molto italiana, la cui origine viene fatta risalire a quello realizzato da San Francesco nel Natale del 1223 a Greccio e che da allora si è sviluppato in tutte le aree del Paese per raccontare la devozione, ma anche la sofferenza, la gioia e l’impegno nel lavoro e in famiglia attraverso personaggi figli dell’ispirazione religiosa ma anche della modernità.
Sua Eccellenza Monsignor Oscar Cantoni, nel ringraziare per il gradito omaggio, ha evidenziato la necessità di ritrovare proprio nei simboli del Presepe i valori della solidarietà e del mettersi al servizio degli altri, come hanno fatto appunto gli imprenditori del territorio lariano.