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A PARMA LA STORIA DELLA CRAVATTA, LA SPINA DORSALE DELL’UOMO
La mostra allestita durante la 40?° edizione di Mercante in Fiera, sta riscuotendo già grande apprezzamento

“La spina dorsale di un uomo. Storia della cravatta” allestita nell’ambito di Mercante in Fiera, la rassegna che si sta svolgendo a Parma fino al 10 ottobre è un’iniziativa realizzata dal Museo della Seta di Como, in collaborazione anche con Confartigianato che, attraverso Stefano Cau consigliere del gruppo Moda di Como, ha contribuito all’allestimento della mostra.

Disegni, bozzetti, messe in carta jacquart, fustelle e 40 cravatte (tante quanti gli anni di Mercanteinfiera) raccontano un percorso che ha caratterizzato questo elemento di stile ed eleganza, che rappresenta anche le peculiarità di un territorio in cui la seta e la cravatta sono da sempre un veicolo di promozione e di valore della produzione lariana.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Paolo Aquilini Direttore del Museo della Seta di Como, Fondazione Setificio, Associazione ex Allievi Setificio, Confartigianato Como, l’Associazione Italiana Disegnatori Tessili e Confindustria Como.

Tra i diversi incontri e tavoli di confronto programmati in Fiera a Parma, già sabato 2 ottobre, si è svolto il primo tavolo di lavoro dedicato all’alleanza Fashion-Food, promosso dalle città di Como e Parma che si è aperto con i saluti istituzionali degli Assessori Livia Cioffi per Como, Cristiano Casa per Parma e Luca Levrini, Presidente della Fondazione Alessandro Volta di Como. I lavori del tavolo sono stati organizzati in due focus group condotti da Costanza Ferrarini coordinatrice del progetto di Candidatura della città di Como e da Carlotta Beghi, Focal Point del Progetto Parma Città Creativa UNESCO.

Il secondo focus proposto dal tavolo si è incentrato sul tema “futuro sostenibile e la nuova alleanza tra artigiani tessili e chef” e ha visto la partecipazione di Lucia Mantero di Mantero Seta, Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Davide Gobetti di Confartigianato Como e Enrico Bergonzi, Presidente di Parma Quality Restaurants.

Moda/design tessile e Cucina, incarnano le espressioni più facilmente riconoscibili del made in Italy, riprendendo i tratti più caratteristici dell’heritage culturale dell’Italia, oltre a rappresentare una quota importante dell’export italiano nel mondo. Davide Gobetti in rappresentanza di Confartigianato Como, è intervenuto per proporre una vera e propria alleanza “tra gli chef e gli artigiani tessili. Partendo dalla considerazione che gli chef hanno avuto un grande successo come ambasciatori della Cucina Italiana, anche gli Artigiani della Filiera Tessile dovrebbero poter giocare un ruolo chiave nella comunicazione al consumatore.” Lo chef Enrico Bergonzi ha raccolto con entusiasmo questa proposta rimarcando che “il made in Italy non ha bisogno di tenere le competenze arroccate, come se fossero rinchiuse in piccoli feudi. La collaborazione tra Fashion e Food può solo che essere vantaggiosa per entrambi i versanti, in primis perché permette un arricchimento culturale tra quelli che noi chiamiamo creativi. In seconda battuta questa alleanza ci potrà aiutare a trasmettere i valori del made in Italy.”


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