ENERGIA: LE PICCOLE IMPRESE PAGANO GIA’ LA BOLLETTA PIU’ CARA DELL’UE
Galli, Presidente Confartigianato Como. Chiediamo di bloccare gli aumenti e ridurre gli oneri di sistema
Le piccole imprese italiane pagano già il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 18,1% rispetto alla media Ue. Ulteriori rincari, come annunciato dal Ministro per la Transizione ecologica metterebbero ko i nostri imprenditori penalizzati anche dai continui aumenti delle materie prime. Confartigianato ha chiesto al Governo di intervenire urgentemente per bloccare gli aumenti che colpirebbero le micro imprese e le famiglie. Roberto Galli Presidente di Confartigianato Como interviene nel dibattito degli ultimi giorni sull’aumento del costo dell’energia. - Più volte abbiamo richiesto anche la riduzione del peso della componente fiscale sulla bolletta elettrica delle piccole imprese. Il prezzo finale dell’elettricità per le piccole imprese è infatti gonfiato soprattutto dagli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiori del 36,2% rispetto a quelli applicati nella media dei Paesi dell’Eurozona.
Più tasse, ma anche mal distribuite tra i diversi consumatori, secondo l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi. Ancora una volta, infatti, le più penalizzate sono le piccole imprese in bassa tensione che, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, sono costrette a pagare il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica. Mentre per le grandi aziende energivore con il 14,7% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%.
Si tratta – continua Galli – di uno squilibrio incomprensibile che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese. Attendiamo quindi di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. In ogni caso – ribadisce Galli - il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato, da un lato ripartendo in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda, dall’altro spostando parte del peso dalla bolletta alla fiscalità generale.
In un momento di forte impennata delle quotazioni, e forse di speculazione, - conclude Il Presidente di Confartigianato Como, lanciando un appello alle imprese - l’importante è mantenere la lucidità e non farsi prendere dal panico, ma affidarsi a chi può gestire al meglio il rischio prezzi. I nostri clienti CEnPI-Confartigianato, nel 2021 stanno pagando l’energia e il gas a prezzi inferiori a quelli di borsa, e anche per il 2022, il Consorzio per l’energia, sta monitorando il mercato per contenere il più possibile i costi per le aziende, tenendo presente che a guidare gli andamenti sono molto spesso dinamiche complesse e globali.
Aggiungiamoci poi il valore di un servizio, tutela e assistenza alle imprese che da anni ormai si avvalgono del servizio energia Cenpi-Confartigianato, attraverso il quale trovano un interlocutore diretto (e non un call center), che riesce ad interpretare le problematiche specifiche e trovare le soluzioni adatte alle loro esigenze.