Como, 2 luglio 2010

Anche per il 2010 il sottosegretario al Ministero della Salute Francesca Martini ha emanato (il 30/06/2010) l’ordinanza per la “tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall'esecuzione di massaggi lungo i litorali”. Questo nuovo provvedimento – sottolinea Marusca Nava responsabile delle estetiste di Confartigianato Imprese – riconferma la legittimità della nostra battaglia contro i massaggiatori abusivi da spiaggia. Sono anni ormai – continua la Presidente della categoria – che andiamo dicendo che questi soggetti fanno rischiare la pelle alle persone. Non è un problema di razzismo nei confronti di coloro che effettuano queste “prestazioni”. Cinesi, africani o italiani che siano, quelli che offrono massaggi terapeutici ai vacanzieri mettono a repentaglio la loro salute, non essendo supportati dalle conoscenze e dalla professionalità dei nostri studi e delle nostre estetiste. I rischi connessi a queste pratiche sono molteplici: prima di tutto igienici. Mani non lavate, trasmissione di patologie da pelle a pelle, luoghi inidonei: non è certo il lettino da spiaggia il luogo ideale per un massaggio. L’uso di prodotti di dubbia provenienza e quant’altro contribuisce a mettere seriamente a rischio la salute degli sprovveduti che si fanno massaggiare dall’incompetenza. Sulla proposta del consigliere regionale del Lazio poi, di istituire un patentino per regolarizzare questa “figura professionale”, la categoria esprime forti dubbi e perplessità, sia per il valore della qualifica dell’operatore, ma soprattutto per l’inidoneità del luogo dove si effettua la prestazione. I nostri studi rispettano requisiti precisi che salvaguardano l’igiene e la sicurezza del cliente, sono sottoposti a rigidi controlli sia nei locali che sulle apparecchiature, e per questi invece si permette che massaggino estemporanei clienti “alla luce del sole” sdraiati sulla spiaggia? Manipolare un corpo è una cosa seria, e va effettuato da persone che garantiscano qualità del servizio e conoscenza della materia, ne va della salute della gente.

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