REVISIONI AUTO, ANARA CONFARTIGIANATO SOLLECITA INCONTRO CON IL MINISTERO DEI TRASPORTI
alla ricerca di un percorso di lavoro risolutivo per le revisioni auto
I vertici di Anara Confartigianato sollecitano al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un incontro urgente per affrontare le questioni aperte e individuare un percorso di lavoro risolutivo dell’intera partita delle revisioni auto. Il Presidente dei Revisori auto di Confartigianato Walter Sbrugnera e il Delegato ai rapporti istituzionali Vincenzo Ciliberti, in una lettera a Speranzina De Matteo, Capo Dipartimento Trasporti, Navigazione, Affari Generali e Personale del Ministero, evidenziano la grave preoccupazione e il disagio dei centri revisione poiché rimangono irrisolte le problematiche poste da tempo all’attenzione del Ministero. Una situazione che rischia di pregiudicare il futuro e la permanenza sul mercato delle oltre 9 mila imprese che effettuano, ogni anno, 16 milioni di controlli ai veicoli circolanti, a garanzia della sicurezza stradale e ambientale. Anara Confartigianato indica le priorità di intervento indispensabili per garantire il servizio revisioni agli utenti: un sistema di regole più efficaci e maggiori controlli contro abusivismo e concorrenza sleale, il superamento delle criticità legate al recepimento della Direttiva 2014/45/UE, la definizione della nuova disciplina degli ispettori dei centri di controllo. Misure che Confartigianato considera essenziali e improcrastinabili per un effettivo salto di qualità e di efficienza del sistema revisioni oltre che per sostenere e valorizzare l’attività delle imprese del settore che contribuiscono in maniera rilevante e concreta a garantire la sicurezza stradale, esplicando un ruolo chiave non solo sotto il profilo tecnico, ma anche di pubblica utilità, a tutela dell’intera platea degli utenti. In tale ottica, ci preme sottolineare la necessità che i centri revisione siano messi in condizione di poter assolvere, in maniera efficace, al servizio che sono chiamati a svolgere per conto dello Stato e di poter garantire la continuità di questa funzione strategica su cui poggia la sicurezza/efficienza del parco auto circolante del nostro Paese.