QUELLI DEL SI OGGI A MILANO PER CHIEDERE SVILUPPO, INVESTIMENTI E INFRASTRUTTURE
A Milano anche gli imprenditori comaschi a fianco della Lombardia e di tutti gli artigiani italiani: Il Presidente Galli: troppi ritardi degli investimenti e gap infrastrutturale
Milano, 13 dicembre 2018
In Lombardia le Amministrazioni locali spendono per investimenti 197 euro per abitante, contro i 264 della media italiana: una cifra che ci fa posizionare ultimi tra le regioni italiane per rapporto tra investimenti pubblici locali e PIL per abitante, con lo 0,54%.
Negli ultimi anni in Lombardia è crollata la spesa per beni e opere immobiliari – che include anche le operazioni di costruzione e manutenzione di ponti, strade, aeroporti e opere di bonifica – raggiungendo il minimo storico dell’ultimo decennio, pari a 2.063 milioni di euro, con un calo del - 13,8% solo nell’ultimo anno, ancora più accentuato del calo nazionale (-9,2%), e del - 42,8% rispetto al 2009.
Non va molto meglio sul fronte della dotazione infrastrutturale. Dal confronto dell`indice di infrastruttura tra le 37 regioni dei maggiori Paesi europei a vocazione manifatturiera, con quota di occupazione manifatturiera superiore al 20%, si osserva che la Lombardia, che pur si classifica prima tra le regioni italiane, si posiziona nel ranking europeo al 18° posto.
Sono i numeri dei ritardi sul fronte delle infrastrutture e del loro impatto negativo sulle piccole imprese che Confartigianato ha denunciato oggi a Milano alla manifestazione ‘Quelli del sì’, con 1.000 piccoli imprenditori provenienti dalla sola Lombardia, per chiedere politiche che rimettano in moto lo sviluppo del Paese partendo dallo sviluppo delle imprese.
“Le infrastrutture sono la linfa per lo sviluppo del nostro sistema economico. Infrastrutture mancanti o non efficienti si traducono in un costo per le nostre imprese, che perdono in competitività – ha spiegato il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti - Basti pensare al valore strategico per la nostra regione di un’infrastruttura come la Pedemontana Lombarda, un’opera che ha un costo di 4.118 milioni di euro, pari al 1,1% del PIL regionale, e il cui primo progetto risale al lontano 1963, ben 55 anni fa”.
“Il senso della manifestazione di oggi – continua – è dire il nostro “sì” alla crescita, alla creazione di sviluppo e lavoro, e chiedere al Governo di fare altrettanto, nel creare le condizioni per la crescita del Paese.
Alla manifestazione di oggi, alla quale era presente un nutrito gruppo di artigiani comaschi guidato dal neo Presidente Roberto Galli e dal past President Marco Galimberti, Confartigianato ha presentato il rapporto ‘La caduta’ con gli spread di investimenti pubblici e infrastrutture e ha fatto il punto su otto opere-simbolo: Nuovo collegamento ferroviario Transalpino Torino-Lione, Galleria di base del Brennero, Pedemontana Lombarda, Pedemontana Veneta, Terzo valico dei Giovi, Sistema stradario in Sicilia e linea Alta Velocità - Alta Capacità Napoli-Bari e il Passante autostradale nord Bologna. Il costo complessivo di queste opere è di 36,8 miliardi di euro, pari al 2,1% del PIL dell`Italia.
Secondo il rapporto di Confartigianato, sono 191.942 le piccole imprese lombarde con 764.262 addetti dei settori manifatturiero, trasporto e costruzioni interessate allo sviluppo infrastrutturale, sia come utilizzatrici delle opere pubbliche sia perchè coinvolte nella loro costruzione e manutenzione.
“Il calo degli investimenti in infrastrutture ha effetti tangibili sul nostro territorio – ha evidenziato il Presidente di Confartigianato Como Roberto Galli – dall’occupazione, che nel solo settore dell’Edilizia e installazione di impianti ha perso migliaia di posti di lavoro tra il 2009 e il 2017. Solo in provincia di Como – ha continuato Galli – negli ultimi anni sono scomparse più di 2000 piccole imprese artigiane, a causa della crisi ma soprattutto per le difficoltà che hanno incontrato negli investimenti per la crescita e nel sistema delle infrastrutture, materiali e immateriali, che hanno minato la loro competititvità.