Como, 5 febbraio 2010

“E’ incomprensibile perché nel nostro paese si continuino a promulgare Leggi e normative per il 2% delle grandi imprese, obbligando anche il 98% delle piccole e piccolissime ad adeguarsi negli stessi modi, ma che presentano caratteristiche ben diverse”. E’ Felice Brenna, componente della giunta esecutiva di Confartigianato Imprese a scagliarsi contro l’ennesimo provvedimento, che dovrebbe favorire maggiore trasparenza sul flusso dei rifiuti industriali, il cosiddetto “Sistri”. La novità viene presentata così dal sito del Sistri: “Il Sistema semplifica le procedure e gli adempimenti riducendo i costi sostenuti dalle imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità”. Invece la normativa rischia ancora una volta di penalizzare tutti i piccoli imprenditori. Sia con l’aumento della burocrazia, sia con un aggravio dei costi, che in tempi come questi non favoriranno certo crescita e competitività del nostro sistema economico. Il Sistema di controllo predisposto dal Ministero dell'Ambiente – è troppo complesso e macchinoso. Con l’avvio delle procedure telematiche previste dal Sistri – sottolinea Brenna - ci aspettavamo una reale semplificazione delle attuali modalità per tracciare il percorso dei rifiuti. Invece, paradossalmente, le procedure si sono maggiormente burocratizzate, i costi per le imprese sono balzati alle stelle e sono superiori a quelli necessari per gestire i formulari cartacei del MUD, il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale. Un’ulteriore aberrazione che non aiuta certo la ripresa economica delle nostre imprese, già provate dalla crisi che perdura nonostante i continui annunci ottimistici.

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www.sistri.it

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