Confartigianato analizza i trend nazionali ed europei: un settore in crescita e strategico, proiettato verso le sfide green.
Il settore dell`edilizia in Italia continua a mostrare segnali di dinamismo e resilienza, evidenziati dalle recenti analisi. Nonostante un contesto economico complesso, la produzione e gli investimenti nel comparto registrano un trend positivo, posizionando l`Italia in una luce favorevole anche nel confronto europeo.
Nel 2024, la produzione nelle costruzioni ha segnato un +3,9% su base annua, con una crescita del +3,4% nel primo trimestre 2025 rispetto all`anno precedente. Anche gli investimenti nel settore sono cresciuti del +2,0% a prezzi costanti nel 2024. Le previsioni per gli investimenti in costruzioni, sia dalla Commissione europea che dalla Banca d`Italia, sono migliorate rispetto alle stime precedenti, attestandosi rispettivamente a +0,5% e +0,2% per il 2025. Queste dinamiche positive sono sostenute da una tenuta delle attese delle imprese in merito a ordini e piani di costruzione per i prossimi mesi.
Un impulso decisivo per il settore deriva dagli investimenti pubblici, in particolare quelli legati al PNRR. Lo stimolo fiscale previsto dal PNRR è stimato apportare +1,9 punti percentuali al PIL fino al 2026. Sebbene ci siano ancora 130,5 miliardi di euro (pari al 67,1% della dotazione) da spendere a poco più di un anno dalla scadenza, l`andamento della spesa sostenuta nel 2024, pari al 44,9% del programmato, e la significativa crescita degli investimenti dei Comuni italiani confermano l`accelerazione. La spesa dei Comuni in investimenti fissi lordi è aumentata del +17,1% nel 2024 e del +12,8% nei primi 4 mesi del 2025. In particolare, gli investimenti in fabbricati e opere pubbliche da parte dei Comuni hanno registrato un incremento del +19,6% nel 2024 e del +13,0% nei primi 4 mesi del 2025. Gli investimenti fissi lordi complessivi dei Comuni italiani sono quasi raddoppiati (+99,3%) in 5 anni rispetto al periodo pre-crisi del 2019.
Sul fronte del mercato, si registra una crescente intenzione a svolgere lavori di manutenzione straordinaria delle abitazioni in Italia (+2,2 punti percentuali nell`ultimo anno). Tuttavia, permane come ostacolo la difficoltà per gli acquirenti di ottenere mutui, sebbene la quota di agenti immobiliari che la segnala sia in calo rispetto ai picchi precedenti. Anche il mercato del credito per le imprese risente dell`aumento del costo del denaro: il costo del credito bancario per le imprese in Italia è aumentato di +241 punti base tra giugno 2022 e marzo 2025. Questo si riflette nella dinamica dei prestiti alle imprese delle Costruzioni, che a marzo 2025 mostra un calo del -7,6% su base tendenziale a livello nazionale, peggio rispetto al -2,3% registrato dal totale dei prestiti alle imprese.
Un altro aspetto cruciale per le imprese è la gestione dei costi e del personale. I prezzi alla produzione dei prodotti manufatti per l`edilizia mostrano dinamiche miste, con 10 prodotti su 20 in crescita nel primo trimestre 2025. Ma la sfida principale resta il reperimento di personale qualificato: la difficoltà di trovare lavoratori è elevata a livello nazionale, raggiungendo il 47,0% del totale delle entrate previste nel 2024 e il 59,3% per operai specializzati e conduttori di impianti/macchine. Nelle imprese artigiane, il settore delle Costruzioni segnala una difficoltà di reperimento del 59,2% nel 2024. Particolarmente critico è il reperimento di professionalità legate all`efficienza energetica, con una difficoltà che in Italia raggiunge il 62,4% nelle Costruzioni per entrate con elevate competenze green. Tra le professioni specializzate dell`edilizia più difficili da trovare a livello nazionale nel 2024 spiccano figure come idraulici, elettricisti nelle costruzioni civili, muratori, carpentieri e tecnici della gestione cantieri.
Infine, il settore è chiamato ad affrontare le sfide poste dalla direttiva green europea. Gli edifici in Unione Europea rappresentano il 40% del consumo finale di energia, e per raggiungere gli obiettivi europei sull`efficienza energetica serve un sistema ordinato di incentivi. Sebbene l`Italia mostri progressi nel ridurre le emissioni e un numero elevato di abitazioni sia interessato da interventi di riqualificazione energetica (oltre 12,4 milioni nel 2024), e il risparmio energetico derivante dalle detrazioni fiscali sia significativo (il 44,3% del target UE al 2030), la transizione energetica degli edifici rimane una priorità strategica.
In sintesi, l`edilizia italiana è un settore strategico e resiliente, trainato dagli investimenti pubblici e dalle prospettive di riqualificazione. Le imprese si confrontano però con la stretta sul credito bancario e l`annosa difficoltà nel reperire manodopera specializzata e personale qualificato per le nuove sfide green.
Confartigianato è al fianco delle imprese del settore per affrontare queste sfide e cogliere le opportunità future, supportando l`accesso ai finanziamenti e promuovendo la formazione di nuove competenze essenziali per il futuro dell`edilizia.
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