Il comparto artigiano occupa da sempre un posto di rilievo nell’economia nazionale, sia in relazione al numero di imprese presenti, in molti settori produttivi, sia in relazione al numero degli occupati.
Tuttavia negli ultimi anni è stata registrata una disaffezione crescente dei giovani verso il lavoro artigiano, visto come impegnativo, faticoso e poco attrattivo. Questo fenomeno è dovuto, in parte, al fatto che negli ultimi decenni tante professioni ad alta intensità manuale hanno subito una svalutazione culturale, che ha allontanato molti ragazzi dal mondo dell’artigianato. Le scuole professionali, ad esempio, vengono percepite dall’opinione pubblica come una soluzione destinata ai ragazzi, che non hanno una grande predisposizione allo studio. E nonostante il superamento della crisi e dei problemi generali che attanagliano l’artigianato, non sono pochi gli imprenditori di questo settore che da tempo segnalano la difficoltà a trovare personale disposto ad avvicinarsi a questo mondo. Il risultato è che cresce la domanda e diminuisce l’offerta di manodopera e sempre più imprenditori, al raggiungimento dell’età di pensionamento, sono costretti a cessare la propria attività per mancanza di successori, all’interno e all’esterno della linea familiare.
Questo andamento, alla lunga, sta mettendo a rischio di estinzione moltissime occupazioni tradizionali, basti pensare che attualmente in tutto il Paese si fatica a reperire nel mercato del lavoro giovani disposti a fare gli autisti, gli autoriparatori, i sarti, i pasticceri, i fornai, i parrucchieri, le estetiste, gli idraulici, gli elettricisti, i manutentori delle caldaie, i tornitori, i fresatori e i verniciatori.
Questo fenomeno ha importanti ricadute sul sistema economico e sulla società nel suo insieme, sia in termini di perdita di opportunità occupazionali, sia di salvaguardia di quel patrimonio di competenze ed esperienze, tipiche del settore artigiano, un comparto che esprime convinzioni, valori e passioni.
Per trasmettere questi valori, attrarre e trattenere il capitale umano, in particolare nei borghi, è necessario lavorare sulla formazione, sull’orientamento scolastico, sull’alternanza tra la scuola e il lavoro, operando in sinergia con le imprese e affiancando queste iniziative ad azioni per il miglioramento del territorio, che deve risultare attrattivo sia per il turista, ma soprattutto per chi vi abita o lavora, onde evitare che i giovani possano preferire fare esperienze in altre località. In particolare queste azioni devono servire per contrastare la costante fuga verso la Svizzera, che impoverisce il territorio e priva le imprese storiche del ricambio generazionale.
Sulla base di queste premesse è nata un’importante iniziativa per il rilancio dell’artigianato nei borghi intelvesi, grazie al progetto `La cultura che accoglie – Borghi comacini in rete`, finanziato dalle risorse del PNRR. Si tratta di un programma che coinvolge i Comuni di Centro Valle Intelvi, in qualità di capofila, Cerano Intelvi e Schignano, in un percorso di recupero e valorizzazione di strutture storiche, in sinergia con eventi culturali e un attento programma di comunicazione curato dall’Associazione Valle Intelvi Turismo.
All’interno di questa iniziativa è stato sviluppato dal Comune di Centro Valle, in collaborazione con Confartigianato Imprese Como, il progetto Impresa Futura, che prevede un percorso di inserimento dei giovani nelle realtà imprenditoriali dei tre Comuni partner, con l’obiettivo di annodare relazioni professionali e umane tra coloro che detengono le capacità manuali e/o artistiche preziose e quanti vorrebbero imparare, per un inserimento lavorativo. Un ulteriore obiettivo auspicato è quello di creare le condizioni che rendano facilmente percepibile ai giovani il concetto che fare impresa è un’opportunità e che sussistono gli strumenti che possono accompagnare l’attività nel suo avvio.
IL PROGETTO: |
Il progetto “Impresa Futura”, promosso e finanziato da Fondazione CARIPLO è un piano integrato, che si sviluppa completando e sintetizzando gli interventi del MIC. Esso è finalizzato a fornire supporto e potenziamento delle attività tradizionali artigianali dei borghi, favorendo il ritorno dei giovani ed il loro inserimento nelle imprese locali. Il programma, infatti, prevede percorsi di formazione, inserimento professionale e supporto alle imprese.
In dettaglio verranno attivate 6 borse lavoro, che dureranno sei mesi, eventualmente rinnovabili per altri sei. Oltre a questi tirocini non si esclude, inoltre, la possibilità di attivarne altri 3 della durata di 12 mesi. Le borse lavoro sono uno strumento di politica attiva volto a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, attraverso l’attivazione di esperienze professionali da realizzarsi direttamente presso le imprese, che hanno aderito al progetto e con una sede operativa nel territorio. Il progetto “Impresa Futura” dunque, in estrema sintesi, si prefigge l’obiettivo di creare nuove professionalità e sostenere le imprese locali, che faticano a reperire manodopera giovanile.
Il Comune capofila, in stretta sinergia e collaborazione con Confartigianato Imprese Como, sta operando per predisporre e definire il bando, necessario per selezionare i giovani, che saranno formati e inseriti in borsa lavoro nelle realtà artigianali della zona. Il Bando, che verrà pubblicato a livello locale e regionale, utilizzando i canali più idonei per garantirne visibilità, si rivolgerà a tutti i giovani del territorio lombardo e alle imprese artigiane della Valle Intelvi.
Dopo una prima selezione, effettuata attraverso dei colloqui individuali, i candidati più idonei saranno ammessi al modulo formativo di introduzione al lavoro, fase preliminare volta a fornire strumenti utili ai giovani per apprendere il contesto in cui andranno a operare, le competenze di carattere trasversale e le informazioni pratiche per l’inserimento nel mondo lavorativo. Seguirà la vera e propria selezione, con l’individuazione dei giovani, che saranno collocati a decorrere indicativamente da gennaio 2025 nelle imprese. Le realtà imprenditoriali del territorio diventeranno bottega-scuola e accoglieranno i giovani tirocinanti. I maestri artigiani, mettendosi all`opera, trasmetteranno le loro capacità manuali e artistiche, di cui sono custodi, con l`obiettivo di dare vigore all`artigianato locale e promuovere la nascita di nuove professionalità.
Confartigianato Imprese Como è da sempre un punto di riferimento per la crescita dell’artigianato e per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, considerandoli la maggior risorsa per l’economia del territorio e per il futuro dell’Italia.
Le giornate di formazione, erogate dall’Associazione, saranno orientate a far conoscere il sistema artigianale lombardo ed a sostenere la nascita di nuove imprese, desiderando investire sulle nuove generazioni, con azioni e strumenti che ne sviluppino le competenze. La volontà quindi è quella di sensibilizzare e accompagnare i giovani verso una cultura d’impresa e verso il mestiere dell’artigiano di oggi, che intreccia passione, innovazione, tradizione e che si evolve mantenendo intatti i valori che lo contraddistinguono.
Questo progetto rappresenta, perciò, un’occasione da non perdere per chi desidera imparare un mestiere, contribuire alla crescita del territorio e dare nuovo slancio all’artigianato tradizionale.
A cura di Barbara Silvestrini