Confartigianato Imprese Como presenta il nuovo Presidente della delegazione di Lomazzo, Samuele Galbusera.
Come nuovo presidente della delegazione di Lomazzo, quali sono gli obiettivi che si è preposto. Quali pensa che siano le prime cose da fare?
La parola chiave di questo primo anno è conoscenza. Innanzitutto, conoscenza delle persone che lavorano in delegazione, che da giovane ho frequentato con poca assiduità rispetto alla sede comasca. Poi conoscenza del territorio: quante sono le aziende artigiane associate? Quali macroaree di attività coprono? Secondariamente fare gruppo con il direttivo. Solo la compattezza di idee sui progetti ed un po` di tempo passato insieme possono portare a risultati futuri. Questa è la direzione che si deve prendere fin da subito.
Lei conosce bene questo territorio. Qual è il primo argomento su cui si vuole soffermare? Qual è la prima problematica da risolvere?
Vorrei concentrarmi su pochi problemi concreti cercando, insieme al direttivo e alla struttura tutta di dare un aiuto. Penso al mismatch tra domanda e offerta di Iavoro, il tema del cambio generazionale nelle aziende artigiane, il rapporto con le scuole, gli ITS.
Come presidente neo-eletto ha davanti a sé quattro anni. Quale pensa che sia la via migliore per Iavorare insieme al consiglio? Quanto sarà importante creare un amalgama con tutti i consiglieri, per poi mettere in campo tutti assieme l`esperienza di ogni individuo?
Ho parlato di conoscenza. Non voglio prendere in giro nessuno. La mia elezione è stata in parte una sorpresa e dei miei consiglieri conosco bene soltanto due persone di cui una è Federico Costa, storica figura di Confartigianato, al quale vanno i ringraziamenti di tutti per gli anni di impegno sul territorio. Come accennato sopra, tutto passa da una prima conoscenza delle persone, delle Ioro realtà imprenditoriali, e delle loro qualità personali. Sarà nostra premura fare gruppo pur nelle diversità di età, ruoli e personalità.
A cura di Roberto Bonardi
e di Luca Tettamanti