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ATTO DI INDIRIZZO CONCERNENTE L'INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITà POLITICHE DA REALIZZARSI NEL 2016: INTERVISTA AL PRESIDENTE DI UNATRAS E CONFARTIGIANATO TRASPORTI: AMEDEO GENEDANI

Pubblicata il: 09-09-2015


Alle imprese di autotrasporto merci per
conto terzi


 


Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul
sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il decreto 7 agosto
n. 286 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Atto di indirizzo
concernente l`individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nel 2016.
Il documento individua le priorità politiche che dovranno essere perseguite con
la direttiva ministeriale per l`attività amministrativa e la gestione per il
2016. Riportiamo l’intervista col Presidente di Confartigianato Trasporti e di
Unatras: Amedeo Genedani, intervista pubblicata anche sul sito: www.confartigianatotrasp.com


 


Il Ministro Delrio ha firmato il decreto
relativo alle priorità politiche che intende realizzare nel corso del 2016:
cosa ne pensa in linea generale?



E’ stata un’ottima cosa individuare delle priorità nel campo delle
sicurezza, dello sviluppo delle infrastrutture, per incrementare l’efficienza
del sistema dei trasporti e per ammodernare la stessa struttura del Ministero
che ricordiamo è il terzo ministero per grandezza ed importanza
politico-finanziaria d’Italia. La mia perplessità nasce dal fatto che molti
impegni sono trattati soltanto in modo generica.



Per la materia dell’autotrasporto di merci su strada ci sono degli impegni
importanti per la categoria?



Il decreto si concentra molto sulle infrastrutture viarie e sulla logistica
portuale nonché sulla loro pratica pianificazione. Siamo sempre ad un approccio
di tipo "immobiliare” cioè fatto di progetti, cantieri etc che sono certamente
importanti, ma che non incidono sulla struttura ed organizzazione del mercato
dell’autotrasporto merci. Era preferibile un approccio maggiormente
aziendalista ed economico e meno "ingegneristico”. La maggior parte degli
interventi pubblici riformatori si concentra sul "cluster marittimo” e cioè
sulla riqualificazione portuale: vale a dire una governance per la logistica
nazionale, l’intermodalità, la continuità territoriale, gli ITS nonché le
connessioni di "ultimo miglio”. Il tutto senza specificare nel merito quale
tipo di impresa di autotrasporto merci italiana si vuole contribuire a
realizzare. Proseguendo, come abbiamo già richiesto in occasione dell`ultima
"crisi" in Sicilia, occorre reintrodurre l`Ecobonus, che era
stato bloccato dall`UE tra il 2007 e il 2010. Attendiamo dalla Ram una
convocazione a tal proposito. 




Avete delle perplessità?



Andiamo per punti: mi chiedo se per regolare il trasporto stradale e
l’intermodalità si vuole favorire le aggregazioni tra le cooperative ed i
consorzi e concentrare solo su queste forme associate i contributi lasciando ad
esempio le imprese artigiane senza risorse? In altre parole l’intenzione
politica sembra essere quella di voler modificare l’assetto strutturale
dell’economia italiana composta da migliaia di imprese produttive e di servizi
artigiane, che sono diffuse sul territorio ed utilizzano a loro volta - quasi
in via esclusiva e dedicata - un autotrasportatore mono veicolare, esso pure
artigiano. Inoltre, il Ministro vuole dare applicazione piena delle procedure
per l’accesso alla professione e al mercato, ci si chiede se l’intenzione è
quella di escludere l’accesso al mercato tramite la "cessione d’azienda” o la
"cessione dell’intero parco veicolare”. Così facendo, però si sottrae un
indennizzo all’autotrasportatore che intende cessare l’attività ed uscire dal
mercato. Noi non accetteremmo questa impostazione che sottrae un riconoscimento
al termine dell’attività lavorativa. L’ipotesi potrebbe diventare di nostro
interesse se ad esempio venisse riconosciuta una indennità per aver svolto un
"lavoro usurante”.



Però, Presidente Genedani, la Confartigianato Trasporti non ha atteso che i
principi enunciati dal Ministro Delrio fossero successivamente declinati,
specificati, illustrati prima di dare la sua valutazione.



La Confartigianato Trasporti è una organizzazione pratica non ci interessa
il "politichese”. I nostri associati sono stati disponibili a sacrifici e ai
tagli degli ultimi anni vista la difficile congiuntura che sta attraversando il
nostro Paese perché sono imprenditori con grande senso di responsabilità, ma lo
saranno solamente a fronte di riforme concrete, certe ed immediatamente
operative.



A cosa si riferisce?



Vogliamo alcune fondamentali certezze capaci di fornire un reddito dignitoso
alle nostre imprese, che poi è la condizione indispensabile per effettuare gli
investimenti: sicuramente il rispetto dei tempi di pagamento a trenta giorni
data fattura con la contemporanea indeducibilità della stessa e, così come
avviene in Francia, l’applicazione delle "tariffe di trasporto di
riferimento”. Occorre, infine, pianificare per tempo il futuro
dell’autotrasporto e non vivere sempre nelle emergenze, solo così si può ridare
dignità alle imprese che rappresentiamo e realizzare un sistema integrato ed
efficiente del trasporto di merci nazionale secondo l`intenzione del Ministro
Delrio.