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DECRETO LEGGE 51/2015, CONTENENTE MISURE URGENTI PER IL SETTORE LATTIERO-CASEARIO

Pubblicata il: 20-05-2015


Alle imprese associate del settore lattiero caseario


 


Con la presente portiamo a vostra conoscenza che è stato
pubblicato sulla G. U. del 6 maggio u. s. il decreto legge n. 51 che
contiene misure urgenti per l’agricoltura, in particolare per il settore
lattiero-caseario.


Il provvedimento, oltre a prevedere la rateizzazione in tre anni
senza interessi per le multe dell’ultima campagna e alla compensazione tra
produttori, nell`ambito della quota nazionale, per l`ultima campagna,
consentendo a chi ha superato le quote fino al 12% di compensare fino al 6%,
cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull`intera
percentuale di splafonamento, entra nel merito degli accordi di fornitura del
latte tra allevatori e aziende


Vediamo in sintesi i principali aspetti del decreto ( artt. da 1
a 3) , che rinvia alle norme previste dal Reg. UE 1308/2013 sulla
organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e specificatamente al
Capo II  sezione 3 ( artt. dal 148 al 151 ) relativo alle relazioni
contrattuali nel settore lattiero-caseario, al Capo III sezione 1 ( artt. dal
152 al 158 ) sulle organizzazioni di produttori e loro associazioni ed
organizzazioni interprofessionali, sezione 2 ( artt. 161 e 163) su disposizioni
specifiche per il riconoscimento delle organizzazioni nel settore lattiero-caseario
, sezione 3 ( artt. 164 e 165 ) sull’estensione delle regole e contributi
obbligatori ed infine le parti III e IV dell’allegato contenenti definizioni di
latte e prodotti lattiero-caseari.


Contratti di vendita scritti e con durata minima di un anno


Viene
ribadita la necessità del contratto di vendita redatto in forma scritta, come
previsto dall`art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012 convertito con
modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27, e si introducono delle novità
rilevanti:


- la durata minima dei contratti è fissata a 12 mesi, salvo
rinuncia espressa per iscritto da parte dell’agricoltore cedente;


 - il contratto deve espressamente contenere il prezzo da
pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come
indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte
crudo.


- il monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo è
effettuato da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero
delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno
un benchmark ai fini delle segnalazioni all`Antitrust;


Creazione dell`Interprofessione del latte per organizzare la
filiera


Al fine di rafforzare la filiera si definisce la creazione di un
unico organo interprofessionale nel settore lattiero-caseario o per ciascun
prodotto o gruppo di prodotti dello stesso settore; in questi ultimi casi il
riconoscimento sarà attribuito alla organizzazione interprofessionale
maggiormente rappresentativa tra quelle richiedenti.


Per essere riconosciuta l`organizzazione interprofessionale del
settore deve arrivare al 20 per cento di rappresentatività degli operatori
esercenti attività economiche connesse alla produzione e ad almeno una delle
fasi della filiera tra la trasformazione  o il commercio di prodotti
mentre per quella relativa a singoli prodotto o gruppi di prodotti deve
attestarsi ad almeno il 35 per cento  di rappresentatività degli operatori
esercenti attività economiche connesse alla produzione e ad almeno una delle
fasi  della filiera tra la trasformazione  o il commercio del singolo
prodotto o gruppo di prodotti.


L`Interprofessione ha un campo d`azione che comprende le regole
di produzione, la rilevazione dei prezzi, la commercializzazione, la promozione
e valorizzazione dei prodotti anche con strumenti per migliorare la loro
qualità, la ricerca per l’innovazione e l’orientamento della produzione, i
contratti tipo e la tutela ambientale.


Questa organizzazione potrà prendere decisioni, con la richiesta
al Mipaaf dell’estensione delle regole assunte al proprio interno ,  tra
cui anche quella della richiesta agli operatori economici di contributi
obbligatori per la promozione dei prodotti di filiera, in modo che siano valide
"erga omnes", ovvero indipendentemente dalla adesione o meno
dell’operatore economico a tale organizzazione, a determinate condizioni, come
accade in altri Paesi europei come la Francia.


Le condizioni da rispettare sono che l’organizzazione sia
rappresentativa, ovvero rappresenti in percentuale del volume della produzione,
del commercio o della trasformazione dei prodotti almeno i due terzi.


Rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con
Antitrust


Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei
produttori di latte, attraverso una riforma dell`art. 62 che prevede:


- inasprimento delle sanzioni per violazioni delle prescrizioni
dell`art. 62 con multe che vengono innalzate da 3 mila fino a 50 mila euro;


- l`Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (ICQRF) potrà
segnalare all`Antitrust le possibili violazioni.


 


Il decreto è entrato in vigore il 7 Maggio u. s e dovrà essere
convertito in legge entro 60 giorni dalla data di pubblicazione.


Con riserva di ulteriori
informazioni è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti