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COSTI MINIMI: LA CORTE DI GIUSTIZIA UE LI RITIENE NON COMPATIBILI CON LE DISPOSIZIONI COMUNITARIE

Pubblicata il: 05-09-2014


Con la presente vi informiamo che la Corte di Giustizia UE, con
sentenza del 4 settembre 2014  ha ritenuto che i costi minimi di
esercizio, così come sono stati determinati dall’Osservatorio, non sono
compatibili con le norme del trattato UE sulla concorrenza,  con il
seguente dispositivo:


"L’articolo 101 TFUE, in combinato disposto con l’articolo 4,
paragrafo 3, TUE, deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa
nazionale, quale quella controversa nei procedimenti principali, in forza della
quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non
può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un organismo
composto principalmente da rappresentanti degli operatori economici
interessati”.

  

La decisione della Corte di Giustizia si basa sul fatto che
l`Osservatorio (oggi soppresso) era un organismo composto principalmente da
rappresentanti degli operatori economici interessati per cui non poteva
legittimamente stabilire dei  parametri economici senza violare il
principio della tutela dell`interesse  pubblico come definito dalla legge.   

  

Confartigianato Trasporti rileva che la vigente normativa  sui costi
minimi ha portato a soluzione questi problemi, eliminando l’Osservatorio ed
affidando l`incarico di determinare i "costi minimi" al Ministero dei
Trasporti.

  

Certamente la struttura e la composizione dei "costi minimi" dovrà
essere aggiornata per meglio interpretare la realtà operativa
dell`autotrasporto merci.  

  

Su questa linea Confartigianato Trasporti fornirà sicuramente il suo contributo