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ESPOSIZIONE A SILICE CRISTALLINA RESPIRABILE NEI CANTIERI EDILI E DI INGEGNERIA CIVILE: PUBBLICATO L’OPUSCOLO INAIL/FORMEDIL

L’Inail, in collaborazione con FORMEDIL, ha pubblicato un utile opuscolo dal titolo “L’esposizione a silice cristallina respirabile nei cantieri edili e di ingegneria civile”, in cui vengono presentati i dati di esposizione a silice cristallina e a polveri respirabili relativi alle mansioni tipiche dell’edilizia e dell’ingegneria civile.

Il documento si propone come strumento a supporto dei datori di lavoro per la riduzione del livello di rischio da inalazione di polveri silicotigene in attuazione di quanto previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (art. 28 comma 3-ter). Il volume presenta i dati di esposizione personale a silice cristallina e a polveri respirabili misurati dall’Inail in Italia dal 2000 a oggi relativi alle mansioni che operano nei lavori di costruzione edile e di ingegneria civile, compresi i cantieri di scavo gallerie con tecniche tradizionali. In particolare, sono inclusi i dati di 1379 campioni, dei quali 541 rilevati in cantieri in galleria e 838 per le mansioni dell’edilizia civile. I dati di esposizione sono raccolti utilizzando la classificazione delle mansioni elaborata dall’Inail con specifico riferimento alla valutazione dell’esposizione a silice cristallina.

Per assicurare la protezione dei lavoratori dall’esposizione a silice, la valutazione iniziale dei rischi deve essere effettuata prima dell’avvio del cantiere e quindi i piani di sicurezza devono essere operativi prima che possano essere effettuate misurazioni dell’esposizione.

Fra i metodi e le possibili fonti di informazione che consentono una stima preliminare dell’esposizione, la norma UNI EN 689 elenca anche i risultati di misurazioni da processi di lavoro simili (banche dati, letteratura), il confronto con altri luoghi di lavoro, nella stessa impresa o in altre imprese, e la modellazione dell’esposizione.

Successivamente all’apertura del cantiere, la valutazione dei rischi, il piano di sicurezza e coordinamento e il piano operativo di sicurezza potranno essere aggiornati effettuando anche specifiche misurazioni dell’esposizione.

(Rif. www.anaepa.it)

 


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