Come noto, sono previste nei prossimi mesi alcune importanti novità in ordine alla trasmissione del segnale TV digitale terrestre: si tratta, in realtà, d’un percorso iniziato nel 2021, che ha visto il progressivo abbandono delle frequenze sulla banda 700 MHz, assegnate alle compagnie telefoniche per il 5G; parallelamente, sono stati “occupati” nuovi multiplex (sia pure in un numero limitato rispetto all’avvio del digitale terrestre).

Inoltre, le trasmissioni delle televisioni nazionali e locali sono passate nel mese di dicembre 2022 alla codifica audio video Mpeg-4 (sempre con il vecchio standard DVB-T) per “risparmiare banda” ma anche per avere la possibilità di trasmettere i canali in alta definizione (HD).

Nei prossimi mesi, il programma tecnologico prevede lo Switch-Off verso il nuovo standard di trasmissione, denominato appunto DVB-T2: si tratta del digitale terrestre di seconda generazione, con codifica HEVC.

Esso consente di mantenere la stragrande maggioranza dei canali attuali in uno “spazio frequenziale” ridotto e di trasmettere i programmi in qualità HD.

Si tratta, quindi, di un importante passaggio tecnologico, che imporrà sicuramente una accresciuta domanda di lavoro per gli impiantisti, in particolare per quelli che operano sugli impianti d’antenna ed elettronici.

Al riguardo, si precisa come secondo il 6° Rapporto Auditel-Censis, pubblicato nel novembre 2023, il 47,6% dei televisori e decoder ancora attivi non sarebbe compatibile col DVTB2, mentre il 35,2% delle famiglie non avrebbe in casa alcun dispositivo TV compatibile con il nuovo standard.

Sempre secondo il Rapporto, attualmente 8,4 milioni di famiglie su 20,7 milioni in totale rimarrebbero prive di programmi TV, a seguito d’un eventuale Switch Off.

Allo scopo di informare le aziende associate del comparto in merito a tale passaggio, protagonisti “sul campo” della importante transizione, è stata predisposta una breve ma esauriente presentazione, che trovate allega.

Si precisa, infine, come la RAI prosegue il percorso di innovazione tecnologica secondo le tappe indicate dal Ministero e dal prossimo 28 agosto 2024 avvierà la trasmissione di alcuni suoi canali in DVB-T2.

Come sapere se il TV è adeguato” per la nuova modalità?

Da alcuni mesi e fino al 27 agosto 2024 è possibile “verificare” se il proprio apparecchio è idoneo a funzionare con il nuovo standard osservando il programma 558 dove vengono trasmessi i programmi di RAI Sport con la codifica video test HEVCmain10.

Cosa cambierà dal 28 agosto?

I programmi Rai Storia, Rai Radio 2 Visual e Rai Scuola saranno visibili esclusivamente in alta definizione nel nuovo standard DVB-T2.

Considerato che il nuovo standard trasmissivo di seconda generazione consente di “trasmettere” molti più dati, nonché rendere più “robusto” il segnale televisivo, verranno utilizzati una parte dei maggiori dati disponibili per “duplicare” (simulcast) i tre programmi Rai 1, Rai 2, Rai 3, (visibili sui numeri 501, 502, 503 del telecomando) per agevolare alcuni (limitati) territori dove attualmente si riscontrano problematiche di ricezione su tali programmi.

A che ora e cosa fare

In ogni caso è necessario ricordare che le operazioni di “modifica” avverranno nella fascia oraria dalle ore 1:00 alle ore 6:00 del giorno 28 agosto, pertanto sarà necessario “risintonizzare” tutti gli apparecchi riceventi per poter riceve i programmi, compresi quelli visti fino a oggi poiché i ricevitori devono “riconoscere” le nuove informazioni.

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