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Pubblicata il: 31-07-2018
Detrazione acquisto addolcitore dâacqua
Ă possibile considerare lâinstallazione di un addolcitore dâacqua quale intervento di manutenzione straordinaria ed usufruire della relativa detrazione IRPEF del 50%?
La risposta è positiva. In considerazione del fatto che, per gli interventi di manutenzione, la detrazione IRPEF del 50% è riconosciuta: - sia per le manutenzioni ordinarie che straordinarie, se interessano le parti comuni; - soltanto per le manutenzioni straordinarie, se riguardano le singole unitĂ abitative; nella Circolare 13.5.2011, n. 20/E lâAgenzia delle Entrate ha precisato che, in caso di installazione di âaddolcitori per abbattere il calcare degli impianti idrici delle abitazioniâ, è possibile usufruire della detrazione in esame soltanto nel caso in cui âlâinstallazione degli addolcitori domestici comporta modificazioni strutturali integranti opere di manutenzione straordinaria dellâabitazione e/o degli impianti relativiâ.
Pubblicata il: 31-07-2018Rateizzazione spese mediche
Avendo sostenuto nel 2017 spese sanitarie per circa ⏠20.000, nel quadro RP del mod. REDDITI 2018 PF è possibile portare lâintera somma in detrazione in unâunica soluzione oppure bisogna ripartirla in 4 rate?
Come disposto dallâart. 15, comma 1, lett. c), TUIR e specificato nelle istruzioni del mod. REDDITI 2018 PF, la detrazione IRPEF del 19% relativa alle spese sanitarie indicate nei righi RP1, RP2 e RP3 può essere ripartita in 4 quote annuali costanti e di pari importo, se lâammontare delle spese sostenute è superiore complessivamente a ⏠15.493,71. A tal fine, come chiarito dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare 3.1.2001, n. 1/E, il superamento del predetto limite va verificato considerando lâammontare complessivo delle spese sostenute âe prescindendo ⌠dalla considerazione della soglia di franchigiaâ pari a ⏠129,11. Merita evidenziare che la scelta per la rateizzazione (irrevocabile) va operata in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi barrando lâapposita casella, comune ai predetti righi RP1, RP2 e RP3, presente a campo 1 di rigo RP15. In tal caso nel campo 2 del predetto rigo RP15 va riportato lâammontare della rata da imputare al periodo dâimposta di riferimento (nel caso di specie, la rata deducibile nel 2017).
Pubblicata il: 18-07-2018Trasformazione srl in snc e imputazione quote plusvalenze
A fine novembre 2017 una srl si è trasformata in snc. Nel mod. UNICO 2016 SC la srl aveva rateizzato in 5 quote una plusvalenza patrimoniale realizzata nel 2015 (non di rilevante importo). La quota relativa al 2017 va imputata in parte alla srl e in parte alla snc in base alla durata
dellâesercizio?
Come disposto dallâart. 86, comma 4, TUIR le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni posseduti per un periodo non inferiore a 3 anni possono essere rateizzate in quote costanti nellâesercizio di realizzo e nei successivi, ma non oltre il quarto. Dalla data di efficacia della trasformazione si verifica lâindividuazione di 2 (autonomi) periodi dâimposta: - il periodo ante-trasformazione e - il periodo post-trasformazione. Come specificato nelle istruzioni al mod. REDDITI 2018 âle plusvalenze concorrono a formare reddito per lâintero ammontare nel periodo dâimposta in cui sono realizzate, ovvero, se i beni sono stati posseduti per un periodo non inferiore a tre anni ⌠a scelta del contribuente, in quote costanti nel periodo dâimposta stesso e nei successivi, ma non oltre il quartoâ. Inoltre, con riferimento alla compilazione di rigo RF7 le stesse istruzioni evidenziano che âva indicata anche la somma delle quote costanti, imputabili al reddito dellâesercizio, delle plusvalenze realizzate ⌠oggetto di rateazione in precedenti periodi dâimposta.â Considerato quanto sopra è possibile concludere che la societĂ deve imputare in ogni periodo dâimposta infrannuale una distinta quota della plusvalenza realizzata e rateizzata dal 2015 (nel periodo ante-trasformazione, quale srl, la terza quota, nel periodo post-trasformazione, quale snc, la quarta quota).
Pubblicata il: 18-07-2018Acquisto carburante dallâ1.7.2018 con pagamenti tracciati
A seguito del differimento al 31.12.2018 dellâutilizzo della carta carburante è possibile, come disposto dallâart. 1, comma 3-bis, DPR n. 444/97, non provvedere alla compilazione della carta effettuando gli acquisti con mezzi tracciabili?
Come disposto dall'art. 1, comma 3-bis, DPR n. 444/97 âi soggetti all'imposta sul valore aggiunto che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate emesse da operatori finanziari ⌠non sono soggetti all'obbligo di tenuta della scheda carburante previsto dal presente regolamentoâ. Nell'ambito della Circolare 9.11.2012, n. 42/E lâAgenzia delle Entrate ha specificato che la citata disposizione âesonera dall'obbligo della scheda carburante solo coloro che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate. Ne consegue che i soggetti che effettuano i pagamenti anche mediante mezzi diversi (es. contanti) sono tenuti all'adozione della scheda carburante per tutti gli acquisti di carburante effettuati nel periodo dâimpostaâ. Nella Circolare 15.2.2013, n. 1/E la stessa Agenzia ha riconosciuto la possibilitĂ di adottare la predetta modalitĂ in corso dâanno, evidenziando che âlâesclusivitĂ nelle modalitĂ di certificazione di tali operazioni â che deve ritenersi comunque necessaria â non pregiudica la possibilitĂ , per il contribuente, di passare in corso dâanno dal vecchio al nuovo sistema di certificazione. Ciò, purchĂŠ, a partire da tale momento â verosimilmente coincidente con la conclusione delle operazioni per la liquidazione dellâIva â, le operazioni di acquisto di carburante vengano documentate ÂŤesclusivamenteÂť mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate.â Considerato quanto sopra si ritiene possibile alla luce della necessitĂ di utilizzare mezzi tracciati per lâacquisto di carburante, non compilare la carta carburante dall'1.7.2018, ancorchè in precedenza i rifornimenti siano stati effettuati anche in contante. Ă opportuno che lâAgenzia delle Entrate intervenga a chiarire se lâesonero dalla tenuta della carta carburante possa essere esteso anche in caso di utilizzo degli ulteriori mezzi di pagamento tracciati riconosciuti dalla stessa nel Provvedimento 4.4.2018 (ad esempio, bonifico bancario).
Pubblicata il: 18-07-2018Mancata opzione semplificata per cassa e mod. IVA 2018 integrativo
Per alcune ditte in contabilitĂ semplificata è stato riscontrato che il mod. IVA 2018 è stato spedito senza lâopzione di rigo VO26. Ă possibile inviare una dichiarazione integrativa beneficiando del ravvedimento operoso?
La risposta è positiva. Come chiarito dal Ministero delle Finanze nella Circolare 27.8.98, n. 209/E la comunicazione dellâopzione tramite la dichiarazione annuale IVA (quadro VO) âriveste carattere esclusivamente formale, senza rilevare ai fini sostanziali della scelta operataâ dal contribuente. In caso di mancata comunicazione nel mod. IVA dellâopzione esercitata, per la quale va fatto riferimento al comportamento concludente adottato dal contribuente, è applicabile la sanzione ex art. 8, D.Lgs. n. 471/97 riguardante le âviolazioni relative al contenuto e alla documentazione della dichiarazione, in quanto ⌠omettendo la comunicazione, non verrebbe fornito un elemento prescritto per il compimento dei controlliâ. La sanzione di riferimento di cui al comma 1 del citato art. 8, risulta pari a ⏠250. Posto che il mod. IVA 2018 doveva essere presentato entro il 30.4.2018, nel caso di specie è possibile inviare una dichiarazione integrativa entro 90 giorni beneficiando della riduzione della sanzione ad 1/9 ex art. 13, comma 1, lett. a-bis), D.Lgs. n. 472/97, versando quindi ⏠27,78 (codice tributo â8911â).