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Pubblicata il: 09-10-2018
Riscatto laurea figlio a carico e detrazione contributi previdenziali
Un genitore intende valutare il riscatto dei contributi previdenziali del corso di laurea a favore del figlio a carico, in quanto ancora in cerca di occupazione. In relazione a quanto pagato nel 2018 è possibile usufruire della deduzione ai fini IRPEF nel modello 730/2019? à previsto un importo
massimo agevolabile?
Come rammentato dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare 27.4.2018, n. 7/E, i contributi previdenziali versati per il riscatto del corso di laurea di un familiare a carico sono: - detraibili ai sensi dei commi 4-bis, 5-bis e 5-ter dellâart. 2, D.Lgs. n. 184/97 se il familiare a carico è âinoccupatoâ, ossia, come precisato dallâINPS nella Circolare 11.3.2008, n. 9, se al momento della domanda non risulta essere mai stato iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione separata. In tal caso la detrazione del 19% è riconosciuta sull'intero importo versato (non è previsto alcun limite massimo); - deducibili ai sensi dellâart. 10, commi 1, lett. e) e 2, TUIR a titolo di contributi versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, nel caso in cui il familiare a carico non rientri nella definizione di âinoccupatoâ di cui al punto precedente.
Pubblicata il: 25-09-2018Spese comprese / escluse bonus pubblicitĂ
Le spese sostenute da unâimpresa per lâinserzione pubblicitaria negli elenchi telefonici possono essere tenute in considerazione per la fruizione del âbonus pubblicitĂ â?
La âManovra Correttivaâ, ha riconosciuto uno specifico credito dâimposta connesso con le âcampagne pubblicitarieâ poste in essere da imprese / lavoratori autonomi in un determinato periodo. Successivamente il âCollegato alla Finanziaria 2018â, ha: - esteso lâagevolazione agli enti non commerciali; - riconosciuto la spettanza del bonus anche relativamente alle campagne pubblicitarie sostenute sulla stampa (quotidiana e periodica) âon lineâ. Il DPCM n. 90/2018, contenente le disposizioni attuative, ha individuato gli investimenti ammissibili / esclusi. In particolare, i giornali / periodici su cui è effettuata la pubblicitĂ (agevolata) devono presentare le seguenti caratteristiche: - essere iscritti presso il competente Tribunale / Registro degli operatori di comunicazione; - avere un direttore responsabile. Nel caso proposto è necessario, quindi, verificare se lâelenco telefonico soddisfa le predette caratteristiche.
Pubblicata il: 25-09-2018Acquisto servizio da Livigno e comunicazione dati fatture
Unâimpresa ha ricevuto una fattura da un albergo di Livigno, registrata fuori campo IVA (il gestore non è in possesso della partita IVA). Tale operazione va inserita nella comunicazione dati fatture? Se si, quali dati vanno comunicati considerato che il soggetto ha solo il codice fiscale?
Nella comunicazione dati fatture ricevute (DTR) devono essere riportati i dati identificativi del soggetto e, in particolare, il âCodice identificativo della nazioneâ, ossia il codice dello Stato di residenza del cedente / prestatore ed il âCodice identificativo fiscaleâ, rappresentato dal relativo numero di partita IVA. Nel caso di specie, nelle FAQ disponibili sul sito Internet dellâAgenzia delle Entrate, per evitare lo scarto del file viene âsuggeritoâ di riportare quale codice nazione âOOâ e, quale codice identificativo fiscale, il codice fiscale del fornitore del servizio.
Pubblicata il: 25-09-2018Cessione a cliente extraUE privato e comunicazione dati fatture
Come va compilata la comunicazione dati fatture relativamente ad una fattura emessa ad un cliente svizzero privato del quale non si dispone del codice fiscale?
In presenza di una cessione / prestazione resa ad un soggetto privato non residente in Italia, come evidenziato nelle FAQ disponibili sul sito Internet dellâAgenzia delle Entrate, nella sezione destinata alle fatture emesse (DTE) della comunicazione dati fatture è necessario valorizzare:
- il campo
Detrazione interessi passivi mutuo cooperativa edilizia
In sede di invio del modello REDDITI 2018 è stato riscontrato lâinserimento nel quadro RP degli interessi passivi che il socio ha pagato alla propria cooperativa edilizia in merito all'appartamento allo stesso assegnato (dal 2016). Considerato che lâimmobile è ancora di proprietĂ della cooperativa e che il mutuo risulta non frazionato, è corretto il comportamento tenuto?
In merito alla detrazione degli interessi passivi relativi al mutuo stipulato per lâacquisto dellâabitazione principale, lâart. 15, comma 1, lett. b), TUIR dispone che âla detrazione spetta ⌠anche con riferimento alle somme corrisposte dagli assegnatari di alloggi di cooperative e dagli acquirenti di unitĂ immobiliari di nuova costruzione, alla cooperativa o all'impresa costruttrice a titolo di rimborso degli interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione relativi ai mutui ipotecari contratti dalla stessa e ancora indivisiâ. Da quanto sopra, come recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 24.8.2018, n. 21092, deriva che la detrazione degli interessi passivi spetta alla cooperativa e non all'assegnatario dellâimmobile in quanto il mutuo, essendo ancora indiviso, risulta in capo alla cooperativa.