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CAM, REQUISITI DA CONOSCERE

I Criteri Ambientali Minimi sono requisiti definiti nel Decreto “CAM edilizia” del 23 Giugno 2022 che si applicano agli interventi della Pubblica Amministrazione e non solo.

A seguito dell’approccio europeo in materia di acquisti delle Pubblica Amministrazioni, in data 6 agosto 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto del MiTE del 23 giugno 2022, relativo ai “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”, più noto come Decreto “CAM Edilizia”.

Si consideri che il Decreto è formalmente in vigore a partire dal 6 dicembre 2022.


I “Criteri Ambientali Minimi” (indicati con l’acronimo CAM) sono in sostanza una serie di requisiti definiti dal Ministero della Transizione Ecologica per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare le forniture, servizi e lavori migliori sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.

I requisiti CAM sono specificati nei contratti e nei capitolati e sono un prerequisito di accesso ai lavori, in particolare se vi sono finanziamenti connessi al PNRR e prevedono controlli specifici rispetto ai requisiti che, se non soddisfatti, possono bloccare, a posteriori, l’erogazione dei fondi.

Per effettuare un’analisi CAM su un prodotto/fornitura bisogna documentare formalmente le caratteristiche specifiche dei materiali impiegati e dei prodotti forniti, attraverso modalità formali, grazie all’uso di servizi da enti di terza parte, previste dalle vigenti normative.


E’ bene ricordare anche l’ambito di applicazione del Decreto, formalmente limitato agli interventi della Pubblica Amministrazione, si estende di fatto anche ad appalti privati poiché questi criteri sono molto apprezzati da Committenti e Progettisti, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita, si pensi ad esempio agli interventi soggetti ad agevolazioni fiscali (Ecobonus).


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