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NUOVE DATE TRANSIZIONE DIGITALE

Il MI. SE ha  incontrato i soggetti interessati (Confartigianato ribadisce la richiesta di essere annoverata tra i soggetti interessati) per raccogliere i pareri in merito alla proposta di modifica del calendario nazionale definito con il decreto 19 giugno 2019 (peraltro già modificato con il decreto 15 dicembre 2020 con il quale è stata riconosciuta agli operatori la facoltà di rilasciare in anticipo le frequenze) che individua le scadenze della tabella di marcia ai fini dell`attuazione della modifica tecnologica riguardante:

 

1)        la riduzione delle frequenze utilizzate per la diffusione televisiva  (abbandono banda 700MHz, canali da 49 a 60)

2)      abbandono dello standard di codifica video MPEG-2 

3)      abbandono dello standard di trasmissione DVB-T

 

Nel corso della riunione sono state presentate delle modifiche che –se condivise- dovranno essere inserite in un Decreto a firma del Ministro dello Sviluppo Economico poiché deve essere modificato il DM 19 giugno 2019 (attualmente in vigore).

 

Le modifiche sottoposte a discussione nell’ambito dell’audizione sono:

a) variazione della tabella di suddivisione delle aree geografiche (vedi tabella 1), la variazione riguarda la suddivisone dell’Area 1 in due Aree: 1A e 1B;


b) variazione del calendario per lo svolgimento dell’attività di modifica (Refarming) dei trasmettitori (vedi tabella 4) con l’anticipo degli interventi nella Regione Sardegna e il posticipo nelle altre regioni;


c) la dismissione della codifica video MPEG-2 (originariamente prevista per il 1° settembre 2021) è indicata per il 15 ottobre 2021 lasciando agli operatori la scelta di quali programmi trasmettere con gli standard DVB-T + MPEG-4, in tal modo si rende meno “traumatica” la transizione per quei cittadini che ancora non hanno inserito un nuovo decoder o sostituito i televisori;

 

d) La dismissione generalizzata degli standard DVB-T e MPEG-2 verrà definita in prossimo decreto da emanare entro il 2021:

 

e) L’attivazione dello standard di trasmissione DVB-T2 verrà posticipata a partire dal 1 gennaio 2023;

 

Resta fissata al 30 giugno 2022 la data entro cui dovrà  essere “liberata” la Banda 700MHz.

 

La riduzione del numero di canali utilizzabili comporterà per gli operatori la necessità di adottare soluzioni che consentano di “farci stare” gli stessi programmi avendo a disposizione meno canali.

 

Considerato che la ridotta disponibilità di canali comporta una necessaria riduzione dei bit trasmissibili, le soluzioni potranno essere:

 

  1. a) riduzione della qualità per mantenere lo stesso numero di programmi;
  2. b) rinunciare a qualche programma per assicurare maggiore qualità;

 

Viceversa, se vorranno mantenere una elevata qualità e contemporaneamente lo stesso numero di programmi, dovranno necessariamente utilizzare lo standard trasmissivo DVB-T2 con la codifica video MPEG-4 e/o HEVC.

 

Il cambio tecnologico investe sicuramente i cittadini ma coinvolge in modo significativo anche gli artigiani installatori e manutentori di impianti d’antenna poiché si trovano a dover “spiegare” ai propri clienti cosa succederà e come avverrà il passaggio tecnologico.

 

Stiamo a vedere cosa verrà “scritto” sul nuovo decreto, inoltre confidiamo che venga modificato anche il messaggio informativo che viene diffuso dal MI.SE, poiché quello attuale non fornisce chiare e inequivocabili informazioni sulla transizione che si prospetta.


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