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EDITORIALE

EDITORIALE PRESIDENTE ROBERTO GALLI

78esima ASSEMBLEA GENERALE

ATTRAZIONE ARTIGIANA – “L’impegno di appassionarsi”

RELAZIONE DEL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE COMO

ROBERTO GALLI

Quest’anno, abbiamo scelto di aprire la nostra Assemblea al pubblico, creando un evento che potesse coinvolgere non solo i nostri cari Soci e le Istituzioni, ma anche l`intera comunità. Siamo consapevoli del nostro dovere, come Confartigianato, nei confronti delle PERSONE che formano e popolano le Aziende, contribuendo a costruire quotidianamente il nostro Territorio.

Desideriamo oggi provare ad avviare un cambiamento, far sentire la nostra voce a rappresentanza delle Imprese della provincia di Como, e diventare un punto di riferimento per le Persone. Con grande senso di responsabilità, questa sera parleremo di VALORI, un concetto che va oltre il semplice lavoro o produzione. Ci concentreremo, in particolare, sul valore artigiano.

È tempo di riaffermare l`importanza di ciò che rappresentiamo, non solo come imprenditori, ma come comunità unita e coesa. Il valore artigiano è un patrimonio che custodiamo con orgoglio, un simbolo di tradizione e innovazione che merita di essere riconosciuto e valorizzato.

Vi invito a riflettere su alcuni dati: in Italia esistono oltre 1,3 milioni di imprese artigiane. Non si tratta solo di un numero: parliamo di una rete pulsante che attraversa tutto il nostro Paese, che va dalle grandi città fino ai borghi più nascosti. Più di 3 milioni di persone lavorano nel mondo artigiano, quasi il 10% dell`intera forza lavoro italiana. L’Italia è leader europea per presenza di micro e piccole imprese.

La connotazione del sistema imprenditoriale italiano, data dalla diffusa presenza di imprese a valore artigiano, fornisce all’economia della nazione una specificità che non ha paragone con le altre maggiori economie europee. Sono molte, inoltre, le imprese artigiane che, soprattutto negli ultimi anni, hanno sviluppato una forte vocazione internazionale: e se sono le piccole e medie imprese che rendono grandi i nostri territori, lo fanno anche all’estero, dove il Made in Italy resta un modello di prestigio ineguagliabile.

E con questo quadro già stiamo mettendo in campo dei “sentimenti” che colorano gli aspetti meramente economici e che si traducono in alcune parole chiave che mi sento di condividere con Voi:

PASSIONE, CREATIVITA’, SACRIFICIO, ORGOGLIO

Parlo agli Artigiani presenti e dico: NOI DIAMO FORMA AI SOGNI.

Che orgoglio incredibile.

Certo con le fatiche quotidiane, le mille burocrazie che ci opprimono (perché fondamentalmente noi siamo dei sognatori e non abbiamo tempo per gli adempimenti), ma con quell’adrenalina che alimenta le nostre giornate nel realizzare ogni giorno qualcosa di nostro e raggiungere la soddisfazione delle persone, che poi sono i nostri clienti.

#Valore Artigiano

Mi rivolgo ora a chi in sala non è Artigiano.

Valore artigiano significa qualità del lavoro, sviluppo delle imprese e tutela delle persone.

Non stiamo parlando solo di economia e profitti.

Stiamo parlando di uomini e donne, di comunità, di legami, di generazioni che si succedono, tramandando saperi antichi e arricchendoli con l’innovazione, pur restando sempre ancorati a quella forza originaria che ci ha reso unici in Italia e nel mondo e che nasce e si sviluppa dall’amore per ciò che facciamo.

Creare, trasformare, riparare, rigenerare, riutilizzare, includere e unire.

E’ questo 'valore artigiano' che rende le nostre imprese parte di un tessuto umano prima ancora che economico.

Gli Artigiani sono la spina dorsale di questa nazione. Ogni artigiano, ogni piccola impresa che resiste al tempo, contribuisce non solo all’economia, ma al cuore del nostro Paese, alla sua identità, alla sua anima.

Ma è proprio da Artigiano che mi rendo pienamente conto che le famiglie oggi non auspicano per i loro figli una carriera da Artigiano. Anzi, forse anche molti di noi hanno preferito orientare le nuove generazioni verso professioni che, nei luoghi comuni, sono meno “fuori moda”.

Sfido chi dei presenti quando dico “Artigiano” non evoca nella propria mente l’immagine di Geppetto.

Probabilmente, ma non ne sono così convinto, solo gli Artigiani presenti in sala.

Ecco, siamo qui stasera per provare a trasmettere alle PERSONE un messaggio diverso: Artigiano è molto di più.

L’Artigianato è tecnica, innovazione, creatività e tanta passione.

Secondo il rapporto Censis del 4° Radar Artigiano, i giovani oggi percepiscono il lavoro in modo diverso da come lo percepivano i loro genitori e i loro nonni.

Cercano non solo un reddito, ma un significato, una passione, un’opportunità di crescita personale e sociale.

Gli studi ci dimostrano che la retribuzione non è più il fattore principale di scelta di un impiego, mentre fondamentali sono diventati i VALORI che si possono trovare in un posto di lavoro e che possono essere perseguiti. Le nuove generazioni ci stanno manifestando il bisogno di credere in qualcosa, il bisogno di appassionarsi. Questo bisogno genera una spasmodica ricerca di valori e di certezze.

L’Artigianato potrebbe rappresentare la risposta: credere in un sogno, impegnarsi per realizzarlo e vederlo concretizzare, magari anche con modifiche e innovazioni, tanto da consentire una crescita personale e sociale.

L`85% dei giovani associa l’artigianato a talento, creatività e libertà.

Il lavoro artigiano nel loro immaginario evoca inoltre immagini che si legano a qualità (42,7%), abilità (34,2%), vocazione artistica (29,9%). Per l’86% dei giovani i prodotti dell’artigianato sono ambasciatori dello stile italiano nel mondo. Nel sistema valoriale dei più giovani c’è una voglia di autenticità a cui risponde il valore profondo dell’artigianalità come incarnazione di una tipicità autentica locale.

Inoltre, cosa c’è di più concreto che realizzare un sogno in estremo contrasto con la dimensione completamente surreale e virtuale che gli strumenti tecnologici portano le giovani leve a vivere?

Finora non siamo stati efficaci nel mostrare la reale l’attrattività del nostro mondo. Si tratta di una questione di dialogo e di uso consapevole degli strumenti.

Noi dobbiamo fare un passo verso le PERSONE e le nuove generazioni in particolare.

Noi dobbiamo aprire le porte delle nostre aziende e far vedere di cosa si tratta.

Dobbiamo rendere evidente che l`artigianato è un ponte tra tradizione e innovazione, tra il sapere dell’uomo e la potenza della tecnologia.

Dobbiamo creare VALORI, tanto agognati in questa società moderna.

#VALORE ARTIGIANO, un riferimento appagante.

Tempo fa, ad un interessante incontro sul sistema imprese, venne condivisa una riflessione: si pensi all’artigianato dell’orologeria di precisione, legato per tradizione ad alcuni luoghi; si pensi poi a quanto di innovativo c’è stato in chi ebbe l’idea di unire la tecnologia di un microchip (banalizzo per brevità) al prodotto straordinariamente artigianale dell’orologio. Dall’unione di tradizione e innovazione nacque l’orologio digitale.

Sembra una banalità, ma riflettendoci è la dimostrazione di come la tradizione artigianale a cui siamo abituati a pensare, trovi stimolo di crescita nell’innovazione. E chi meglio delle nuove generazioni può apportare questi preziosi contributi?

Attività che nell’immaginario appartengono alla storia si fondono con le tecnologie più all’avanguardia.

Ma questo lo sappiamo noi che viviamo l’Artigianato in prima persona. Ma siamo capaci di trasmetterlo?

Questo è il nostro compito.

Sono proprio le imprese che riescono a trasformarsi verso un artigianato sostenuto dal digitale che possono diventare anche più attrattive per le giovani generazioni dove collochiamo i cosiddetti nativi digitali

Siamo, quindi, noi imprenditori che dobbiamo farci avanti e raccontare che dietro ogni servizio o prodotto c’è una storia, c’è un valore, unito alla capacità di seguire l’impulso creativo.

Dobbiamo prendere per mano le PERSONE, portarle dentro alle nostre imprese perché respirino la cultura artigiana, fondata sul rispetto verso gli altri, sul lavoro come opportunità di realizzazione personale, sulla famiglia in senso lato intesa come piccola comunità, sui forti legami con il nostro territorio. L’impresa artigiana continua a rappresentare un ambiente dove poter crescere, imparare, formarsi e scoprire punti di riferimento stabili e solidi ai quali aggrapparsi. Una missione educativa che l’artigianato fa sua e che lo rende protagonista dello sviluppo sociale della collettività.

Sappiamo bene che le nostre imprese affrontano una grande sfida: il ricambio generazionale.

Nel nostro Paese assistiamo a un andamento demografico in costante flessione, con conseguenze su una molteplicità di aspetti legati allo sviluppo della nostra collettività.

Il mondo dell’artigianato non è immune dai risvolti negativi di questa situazione che rischia di compromettere la trasmissione dei saperi, che una volta avveniva di padre in figlio. Abbiamo sotto i nostri occhi la sconfortante visione di attività che non sono riuscite a trovare continuità, costrette a chiudere il libro della loro storia, perché non nessuno si è mostrato più disposto a proseguire quel cammino. Il famoso ricambio generazionale perduto.

È qui, anche per evitare che questo scenario possa trasformarsi in una consuetudine, che dobbiamo lanciare un messaggio forte: l’artigiano del futuro non è un custode del passato, ma sarà il creatore del domani.

Dobbiamo affermare con chiarezza che nelle nostre imprese c’è spazio per realizzare desideri e per accogliere energia nuova, voglia di fare e  passione per costruire un futuro ricco di soddisfazione, AUTONOMIA e SENSO DI APPARTENENZA.

Il nostro compito è ATTRARRE, dobbiamo mostrare che oggi un’impresa artigiana è moderna e al passo con i tempi e che i nuovi artigiani sono professionisti capaci di fornire prodotti di alta qualità e con un alto grado di personalizzazione avvalendosi delle strumentazioni più innovative.

Dobbiamo continuare a lavorare per consolidare quel legame con il mondo della scuola, con le famiglie, con i giovani. Dobbiamo far sì che il nostro mondo di rinnovi con la freschezza e l’entusiasmo delle nuove generazioni e si lasci “contaminare” senza paure o ritrosie.

Una società e un territorio crescono se crescono le persone che lo popolano.

Noi, come imprenditori e come artigiani, abbiamo una responsabilità: far crescere il nostro territorio, le nostre comunità, i nostri giovani.

Como non è solo turismo, è tessile, è legno, è manifatturiero, è servizi. Raccontiamolo ai nostri giovani: nelle nostre aziende possono costruire il loro futuro, realizzare i loro sogni, possono concretizzare un progetto di vita, percorrere una strada verso la realizzazione personale, economica e sociale.

Dobbiamo riuscire a comunicare che all’interno delle nostre imprese possono mettere a frutto la loro voglia di fare e realizzare le loro ambizioni, in linea con i sentimenti ai quali si sentono più vicini.

E allora, l’impegno di appassionarsi non è solo uno slogan, ma una sfida.

Una sfida che noi siamo pronti a vincere, che vogliamo vincere insieme.