La finanza agevolata, ovvero l’insieme degli strumenti finanziari utilizzati dal legislatore a livello comunitario, nazionale, regionale o locale per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese, offre diverse opportunità in quanto sostiene il business delle aziende già esistenti e supporta la nascita di nuove realtà. In questo senso è parte integrante dell`economia aziendale, perché aiuta le imprese a reperire le risorse finanziarie a condizioni più vantaggiose. Il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato nel 2021 può essere considerato a tutti gli effetti come il più grande intervento di finanza agevolata messo in campo fino ad oggi.
Le aree di intervento sono molteplici: la finanza agevolata sostiene gli investimenti in attività riguardanti ricerca e sviluppo; nel risparmio energetico, nelle fonti rinnovabili e nella tutela ambientale; nelle risorse umane e nella formazione; nell’internazionalizzazione e nelle fiere; nell’informatica; nei macchinari, nelle attrezzature e negli impianti; nell’ ampliamento, nell’ammodernamento e nella riconversione.
Inoltre la finanza agevolata eroga aiuti di vario tipo: contributi a fondo perduto (o contributi in conto capitale), finanziamenti agevolati (o contributi in conto interessi), interventi in conto garanzia, crediti d’imposta e incentivi fiscali.
I contributi a fondo perduto sono agevolazioni che possono essere stanziate da enti pubblici a beneficio di nuove attività imprenditoriali o di imprese già avviate, per il consolidamento delle stesse. Si rivelano spesso un importante supporto allo sviluppo di attività imprenditoriali, al lavoro autonomo e costituiscono un investimento dell’ente pubblico che può facilmente tradursi nella crescita e nello sviluppo del territorio.
Le misure che riconoscono contributi a fondo perduto non sono però tutti uguali. Alcuni bandi, ad esempio, possiedono scadenze specifiche per la presentazione del progetto mentre altri invece sono sempre aperti o periodicamente rinnovati, alcuni si rivolgono a specifiche regioni, mentre altri sono indirizzati a zone ed ambiti territoriali molto più ristretti, infine alcuni bandi si rivolgono a determinati settori e tipi di azienda, mentre altri si focalizzano sul conseguimento di obiettivi particolari.
All’interno di questo articolo verranno prese in esame le agevolazioni stanziate a livello nazionale per avviare una nuova impresa. Questi incentivi sono molto utili per la futura crescita dell’attività. Infatti, i contributi a fondo perduto sono somme di denaro che vengono erogate senza l’obbligo di rimborso, in quanto riconosciute dallo Stato a fronte di spese sostenute per l`acquisto di beni o servizi necessari per l’avvio di una nuova attività, a titolo di sostegno economico.
v Ma quali sono le spese che generalmente un neo imprenditore si trova a dover affrontare?
L`aspirante imprenditore deve considerare le varie tipologie di spesa per definire in dettaglio il progetto che vuole promuovere e il fabbisogno strutturale. L’acquisto di macchinari, attrezzature, beni strumentali e arredi rappresenta certamente un importante investimento, spesso con costi molto ingenti.
Un altro capitolo di spesa di rilievo è rappresentato dall’acquisto del software gestionale o professionale e di altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud.
Se il titolare intende proporre un’invenzione, ovvero una soluzione nuova, originale e innovativa avrà anche necessità di provvedere al deposito del brevetto, per proteggere la proprietà intellettuale. Di conseguenza, dovrà sostenere anche le relative spese per la registrazione e lo sviluppo di marchi e brevetti. Vi sono poi le spese per la costituzione della società, quelle relative agli onorari notarili, i compensi per i servizi di consulenza propedeutici all`avvio dell’attività.
Inoltre, se l’immobile in cui verrà ubicata la sede produttiva dell’azienda non è di proprietà, l’imprenditore dovrà valutare se provvedere all’acquisto del capannone oppure sostenere i costi relativi ai canoni di locazione. Infine, una nuova azienda avrà anche necessità di sviluppare un piano di comunicazione, ovvero di creare un sito internet, predisporre volantini e brochure per effettuare un’azione di marketing e propaganda.
Una volta identificato il fabbisogno di capitale, l’aspirante imprenditore dovrà individuare il modo per soddisfarlo, attraverso delle «fonti di finanziamento» che potranno essere interne (capitale proprio), oppure esterne, ovvero che provengono da soggetti estranei all’impresa. I contributi a fondo perduto sono fonti di finanziamento esterne, destinate a sostenere, in tutto o in parte, i costi necessari per l’avvio dell’attività imprenditoriale.
v Quali sono i bandi che sostengono i costi per l’avvio di nuove attività?
BANDO NUOVA IMPRESA 2024
In data 25/03/2024 la Giunta regionale ha approvato i criteri dell’edizione 2024 del Bando Nuova impresa. Si tratta di una misura strutturale, ovvero proposta ogni anno e che sostiene le imprese, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, che si sono costituite in Lombardia a decorrere dal 1°giugno 2023 e che risultano iscritte e attive nel Registro delle Imprese.
L’agevolazione viene concessa a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente e consiste in un contributo a fondo perduto di valore pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile e fino ad un importo massimo di 10.000 € per impresa beneficiaria. Le domande verranno valutate secondo l’ordine cronologico di invio telematico, fino all’esaurimento della dotazione finanziaria (circa 3,7 milioni di euro).
Sono ammissibili le spese sostenute e quietanzate dopo la data di iscrizione al Registro Imprese e fino alla data di presentazione della domanda di contributo, in ogni caso le spese dovranno essere sostenute entro il 31 dicembre 2024.
L’impresa presenterà richiesta di contributo dopo aver aperto la nuova impresa ed effettuato l’investimento. In questo caso, infatti, si tratta di un bando a rendicontazione, ovvero che sostiene investimenti già realizzati e quindi in fase di presentazione della domanda di ammissione. Quest’ultima dovrà essere corredata delle fatture quietanzate e delle contabili attestanti inequivocabilmente, l`avvenuto pagamento della fornitura e quindi la spesa effettiva sostenuta dall’azienda a decorrere dal 1°giugno 2023.
A breve verrà pubblicato il decreto attuativo del bando da parte di Unioncamere Lombardia, che renderà nota la data di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di contributo, che comunque dovrà avvenire entro il 25/05/2024, ovvero entro 60 giorni dalla sottoscrizione del decreto che ha approvato i criteri della misura.
BANDO ON – NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO
La seconda misura presa in esame è gestita da Invitalia e si chiama “Nuove imprese a tasso zero”. Questo bando ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese la cui compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni oppure da donne di qualsiasi età.
Questa agevolazione sostiene i giovani e le donne che intendono realizzare nuove iniziative d’impresa oppure ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
Possono accedere le imprese costituite da non più di 60 mesi (5 anni), ma anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa. In questo caso, qualora la domanda di contributo venisse approvata, dovranno provvedere alla costituzione entro 60 giorni dalla delibera di concessione.
L’agevolazione consiste in una combinazione tra un finanziamento a tasso zero della durata massima di dieci anni e per un importo pari al 70% del valore del progetto, a cui si aggiunge un contributo a fondo perduto, per un importo complessivo pari al 20% della spesa ammissibile.
In questo caso, non essendo un bando a rendicontazione, i piani d’impresa e le relative spese dovranno essere sostenute dopo la presentazione della domanda di agevolazione e dovranno essere completate entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento (successivo alla delibera di concessione), con la possibilità di richiedere una proroga di massimo 6 mesi.
Le domande presentate verranno valutate in base all’ordine di arrivo. Il processo di valutazione si articola in due fasi: un colloquio iniziale finalizzato a esaminare le esperienze e le competenze del team imprenditoriale e la coerenza interna del progetto, seguito da un colloquio di approfondimento per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa. In questo caso il bando richiede espressamente di presentare un business plan con le informazioni economiche e finanziarie sull’attività, un piano di marketing che descriva le strategie commerciali che si intende attuare ed una previsione sull’andamento dell’azienda negli anni che seguiranno alla realizzazione del progetto, da sottoporre all’ente erogatore per la valutazione di merito, in considerazione delle spese proposte e delle agevolazioni richieste.
Non ci sono graduatorie, le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione. Il bando, attivo già dal 24 marzo 2022 con 150 milioni di euro disponibili a valere sui fondi nazionali è stato rifinanziato con nuovi stanziamenti, pertanto lo sportello è operativo a pieno regime.
Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare direttamente l’Ufficio Bandi di Confartigianato Como al numero 031- 316248 oppure scrivere a bandi@confartigianatocomo.it
A cura di Barbara Silvestrini