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CATEGORIE E TERRITORIO

IL MOVIMENTO DONNE IMPRESA DI CONFARTIGIANATO COMO ALLA CONVENTION 2024

Il 22 e il 23 aprile scorsi la Presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Como Cosimina Pugliese Mina, insieme alla Vice Presidente Butti Laura, alla componente del Consiglio Eleonora, ha partecipato all’Assemblea e alla Convention Nazionale del Movimento che si è svolta a Roma, dal titolo “Futuro al femminile. Equità, generatività, sistema”. La Convention, i cui lavori sono stati condotti da Barbara Capponi, giornalista del Tg1 Rai, ha coniugato il futuro al femminile approfondendo gli aspetti dell’equità, della generatività, del sistema. In apertura, il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella e il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Lucia Albano hanno sottolineato che il Governo è attento e vicino alle donne e alle imprenditrici e si impegna a sostenerle nel difficile compito di conciliare vita e lavoro.

“Serve una svolta nelle politiche per accompagnare l’impegno femminile in economia. Il sostegno alle imprese delle donne deve essere un pilastro degli interventi pubblici – ha commentato la Presidente Pugliese -. Bisogna potenziare il welfare e agire  a supporto dei lavori di cura e di conciliazione vita-lavoro. Altrettanto importanti misure nel campo dell’istruzione, favorendo l’accesso delle giovani all’acquisizione di competenze e promuovendo interventi mirati a promuovere la cultura dell’impresa femminile”.

Luci e ombre del lavoro femminile in Italia sono state evidenziate da un report dell’Ufficio studi di Confartigianato. Ne emerge che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti, 1.610.000, ma ultima nella classifica UE per tasso di occupazione femminile53,4% contro la media del 66,1%. E spicca in Europa per un altro record negativo: il maggior numero di giovani donne tra 25-34 anni, 938mila, che non si offrono sul mercato del lavoro. Tra il 2021 e il 2023, il tasso di occupazione delle donne è aumentato di 2,4 punti percentuali e sono cresciute del 4,8% le occupate indipendenti. Che si affermano anche nei campi più innovativi con un aumento, registrato dal 2018 al 2023, del 13,4% delle imprese nei settori digitali e un piccolo esercito di 28mila pionier’ nell’intelligenza artificiale. Ma le imprenditrici devono fare i conti con una serie di ostacoli: difficoltà di accesso al credito, un welfare che non le sostiene fino alla carenza di manodopera: nel 2023 è stato di difficile reperimento il 46% del personale, pari a 266mila lavoratori, richiesto dalle micro e piccole imprese guidate da donne. Secondo il rapporto di Confartigianato, non va meglio sul fronte dell’impegno per ridurre le diseguaglianze di genere. Nel 2022 la spesa pubblica destinata a questo scopo, tra cui i fondi per l’imprenditorialità femminile, gli incentivi all’occupazione femminile e le misure di conciliazione vita-lavoro, è calata del 25,6% rispetto al 2021, pari a 1,4 miliardi in meno. Le speranze di recupero sono affidate all’aumento di stanziamenti previsti per il triennio 2024-2026 e agli interventi del Pnrr.

 


A cura di Anna De Sanctis