Quest’estate in Lombardia sono stati rilevate diverse decine di segnalazioni di casi di legionellosi. Nonostante i serrati controlli effettuati quotidianamente sulla rete acquedottistica, infatti, il batterio della legionella può diffondersi localmente in impianti idrici, termali e di condizionamento. Soprattutto nei mesi estivi.
DOVE SI TROVA LA LEGIONELLA?
- nelle tubature poco utilizzate e con scarso flusso d’acqua
- nel rompigetto di docce, vasche, vasche idromassaggio e rubinetti
- sulle superfici interne delle condutture e delle guarnizioni
- negli impianti idrici con tubi di irrigazione per giardini
- nel calcare e nella ruggine delle tubature
- negli impianti di condizionamento.
Si precisa che si può entrare a contatto con la legionella respirando acqua contaminata nebulizzata, non ingerendola. Ci sono poi fattori di rischio che possono portare a sintomi più gravi, come appunto le patologie pregresse e lo stato di immunodepressione, oltre all’essere fumatore.
Il rischio legionellosi non arriva dalla rete idrica-acquedottistica poiché, a tutela della salute pubblica, vi sono controlli in vari punti di prelievo lungo tutta la rete e le analisi sono quotidiane. Gli impianti inoltre vengono costante depurati e non ci sono situazioni di inutilizzo o stop all’erogazione che possano creare ristagni e dunque proliferazione di batteri. Il gestore non può, però, essere responsabile degli impianti idrosanitari e delle tubazioni interne di abitazioni private o strutture aperte al pubblico.
Ecco perché gli utenti e gli esercenti dovrebbero «verificare le proprie reti, in particolare quando l’erogazione è ferma da tempo, così come far controllare impianti di condizionamento e piscine
COME TUTELARSI
Come approfondito dal D.Lgs del 18 maggio 2023, la verifica degli impianti spetta ai manutentori e installatori che, in qualità di responsabili dell’impianto, hanno il compito di programmare un’adeguata manutenzione da attestare con precisa documentazione concernente (l’Autorità sanitaria ha la facoltà di richiedere tale documentazione e i dati di monitoraggio periodico).
In questo contesto l`Istituto Superiore della Sanità ha recentemente pubblicato una guida per la valutazione e la gestione del rischio per la sicurezza dell’acqua nei sistemi di distribuzione interni ai sensi della Direttiva (UE) 2020/2184.
Oltre a sensibilizzare gli amministratori di condominio è quindi fondamentale redigere il libretto uso e manutenzione basandosi sulle norme UNI 9182, 8065, i libretti istruzioni dei fornitori dei materiali ed anche sulla guida sopracitata.
A cura di Federica Colombini