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CULTURA E SOCIETA`

EXPORT IN CRESCITA PER LE PMI COMASCHE

Negli ultimi anni anche  l`economia comasca si è orientata verso un business sempre più indirizzato alla creazione o distribuzione di prodotti e servizi ideati per un mercato globale o internazionale, con la logica conseguenza di una rilevante interdipendenza delle economie nazionali in cui la  digitalizzazione velocizza il processo di internazionalizzazione.  Il fenomeno dell`intensificazione degli scambi  economico-commerciali e degli investimenti internazionali su scala mondiale include diversi campi e svariate aree.

Nessuna impresa può chiudersi nella propria `area di comfort` e sentirsi esente dal dover cercare nuovi mercati dove proporre i propri prodotti e/o servizi e acquistare materie prime a prezzi convenienti. Occorrono però disposizioni e strumenti di attuazione a carattere duraturo e strutturale. La domanda è compatta da parte delle nostra PMI che vedono nelle opportunità offerte dai mercati esteri una via privilegiata per lo sviluppo nonostante il momento in cui le transazioni oltreconfine rallentano. Le PMI del settore manifatturiero concorrono all`export generale del settore per una quota vicina al 50% del totale, mentre alla fine dello scorso anno le nostre esportazioni superavano i livelli pre-covid di 8 punti percentuali circa: un record !

La maggior parte delle piccole imprese che vendono all`estero appartengono ai settori dell`abbigliamento, dell`arredo casa e dell`automazione-meccanica e le imprese con meno di cinquanta dipendenti esprimono il 40% circa del fatturato estero Made in Italy nel comparto del legno, il 30% nel tessile e il 22% nell`abbigliamento. Adesso occorre un programma ben preciso per poter fornire alle piccole imprese risorse appropriate, dal bonus per l`export digitale (un contributo a fondo perso di 4.000 euro per l`acquisto per almeno 5.000 euro di soluzioni digitali utili all`internazionalizzazione) a quello per le fiere del valore massimo di 10.000 euro erogabile a favore delle imprese per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore organizzate in Italia, che permetterebbe alle nostre imprese di cogliere opportunità che necessitano di  professionalità e investimenti idonei in un orizzonte temporale ben delineato.

Occorre velocizzare la burocrazia e c`è bisogno di certezza nei tempi che trascorrono tra la divulgazione degli avvisi il conferimento degli incentivi e l`oggettiva erogazione. La rilevante dotazione assegnata con la legge di bilancio 2023 e sino al 2026 traccia un quadro finanziario di riferimento attendibile per interventi Simest (Società Italiana per le imprese all`estero SPA) ispirati a criteri essenziali e di continuità.


A cura di Francesco Megna