“Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!”, così ammoniva Nanni Moretti in uno dei suoi indimenticabili film: Palombella rossa.
Nel corso del tempo tanti sono stati i nomi attribuiti agli strumenti deflattivi tributari: condono (dal tombale al mini), rottamazione (fino alla quater, come la saga di Rocky Balboa), saldo e stralcio, tregua fiscale, pace fiscale, definizione agevolata, sanatoria, ravvedimento speciale (che condanna alla psicanalisi il ravvedimento ordinario).
In attesa di un futuribile Black Friday fiscale, pensavo: non so se esista altro concetto con così tanti sinonimi.
La recente legge di bilancio, varata largamente in deficit, impone un’esigenza di cassa immediata e per questo motivo tante sono le misure messe in campo rispetto agli strumenti deflattivi.
DEFINIZIONI AGEVOLATE CONTROLLI AUTOMATIZZATI
Tale istituto, nella definizione dei controlli automatizzati delle dichiarazioni relative ai periodo d’imposta 2019 – 2020 – 2021, prevede la riduzione delle sanzioni al 3% (contro le ordinarie sanzioni al 10%) restando dovute le imposte, i contributi e i relativi interessi.
La definizione deve avvenire entro la scadenza del termine di pagamento dell’originaria comunicazione (comunicazione quindi non scaduta alla entrata in vigore della legge di bilancio) o per comunicazioni recapitate in data successiva.
La definizione, inoltre, è estesa anche alle rateazioni in corso al 1° gennaio 2023, le quali devono avvenire mediante la prosecuzione del piano di rateizzo originario. È esteso a un massimo di venti rate il rateizzo per importi dovuti entro i 5 mila euro.
DEFINIZIONI AGEVOLATE IRREGOLARITA’ FORMALI
Per le violazioni commesse fino al 31 ottobre 2022 che non rilevano ai fini della determinazione delle Imposte Dirette, IRAP e IVA, senza che ricorra l’omesso, tardivo o errato versamento del tributo è previsto il pagamento di 200 euro per ciascun periodo d’imposta, mediante il pagamento in due rate (scadenza 31 marzo 2023 e 31 marzo 2024).
RAVVEDIMENTO SPECIALE VIOLAZIONI TRIBUTARIE
Questo istituto riguarda le violazioni, diverse da quelle appena illustrate, delle dichiarazioni presentate sino al periodo d’imposta 2021 (sono pertanto escluse le dichiarazioni omesse). Il ravvedimento comporterà il pagamento o compensazione delle sanzioni, pari a 1/18 del minimo edittale, entro il 31 marzo 2023 (oppure mediante rateizzo in 8 rate trimestrali, in questo caso sono dovuti interessi pari al 2%).
La perdita del beneficio al ravvedimento speciale comporta l’iscrizione a ruolo e l’applicazione delle sanzioni ordinarie
DEFINIZIONE AGEVOLATA ATTI DI ACCERTAMENTO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Per i Processi Verbali di Contestazione consegnati al 31 marzo 2023, per gli Avvisi di accertamento, rettifica e liquidazione non impugnati al 1 gennaio 2023 e per gli Inviti al contraddittorio sono applicabili le sanzioni ridotte a 1/18 del minimo di legge e il pagamento mediante rateizzo fino a un massimo di venti rate trimestrali con applicazione degli interessi legali. Per questa fattispecie non è però prevista la possibilità di compensazione.
ROTTAMAZIONE CARICHI ESATTORIALI AFFIDATI DAL 1 GENNAIO 2000 AL 30 GIUGNO 2022
Previa presentazione di un’istanza da presentare entro il 30 aprile 2023, per i carichi affidati agli agenti della riscossione dall’anno 2000 e fino al 30 giugno 2022, il debitore è tenuto al pagamento delle somme dovute per la quota capitale, risparmiando così sanzioni, interessi, more e aggi. Il pagamento è previsto anche in 18 mensilità (con applicazione di interessi pari al 2% annuo) così ripartite:
- 10% al 31 luglio 2023;
- 10% al 30 novembre 2023;
- il restante 80% in 16 rate di pari importo scadenti il 28/02 – 31/05 – 31/07 – 30/11 di ogni anno a decorrere dal 2024.
L’istituto in commento è fruibile anche dai soggetti decaduti dalle precedenti misure di tregua fiscale (rottamazioni e saldo e stralcio).
STRALCIO DEBITI FINO A MILLE EURO
Per i ruoli affidati all’esattore dal 1° gennaio 2000 a 31 dicembre 2015 è previsto lo stralcio del debito residuo al 1° gennaio 2023 per importi inferiori a 1.000 euro.
Per le multe da violazioni stradali lo stralcio riguarda solo gli interessi.
DEFINIZIONE AGEVOLATA CONTROVERSIE TRIBUTARIE
Per i conteziosi, nel caso in cui la controparte sia l’Agenzia delle entrate o l’Agenzia Dogane e Monopoli, è prevista la possibilità di definire le singole controversie formulando un’istanza entro il 30 giugno 2023.
L’oggetto della controversia deve riguardare atti impositivi o atti di riscossione. Si considera pendente un contenzioso quando: il ricorso è stato notificato all’ufficio, i termini di impugnazione o di riassunzione sono pendenti al 1 gennaio 2023.
Occorre pagare un importo commisurato al valore della controversia pari a una percentuale in base allo stato della controversia stessa; quindi il costo dell’istituto varia a seconda del grado e dell’esito di giudizio.
CONCILIAZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE
Tale istituto prevede la conciliazione fuori udienza, nel caso in cui la controparte sia l’Agenzia delle entrate, mediante il pagamento (è esclusa la compensazione) in un’unica soluzione o in venti rate trimestrali, fruendo della riduzione delle sanzioni a 1/18 del minimo, potendo in ogni caso dilazionare il pagamento in massimo venti rate maggiorate degli interessi legali.
RINUNCIA AGEVOLATA ALLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI IN CASSAZIONE
Tale istituto, che si definisce da sé, prevede l’applicazione delle sanzioni a 1/18 e deve avvenire entro il 30 giugno 2023.
OMESSI PAGAMENTI DI RATE RIFERITI AD AVVISI DI ACCERTAMENTO, LIQUIDAZIONE E RETTIFICA, RECLAMI, MEDIAZIONI, CONCILIAZIONI GIUDIZIALI
Tale istituto prevede il versamento integrale della sola imposta da effettuarsi entro il 31 marzo 2023, oppure in un massimo di venti rate trimestrali, aggiungendo gli interessi legali, a condizione che la rata a suo tempo insoluta non abbia comportato la notifica di cartelle esattoriali prima del predetto pagamento.
Come si può notare, gli strumenti per affrontare le “pene” con il fisco, a differenza di quelle che affliggono il cuore, sono molti e per certi versi rappresentano una mano tesa al contribuente, laddove lo strumento della compliance non abbia funzionato.
Non dubito nel buon cuore del Governo, il quale si aspetta senza ombra di dubbio un ritorno “cash” di “crediti incagliati” sicuramente consistente, è tuttavia anche vero che, seppur incentivato dai “saldi”, il rapporto con il fisco rappresenta sempre un evento ansiogeno e lascia per di più un grande senso di impotenza al contribuente (povero o furbo che sia…).
È per questo che: ogni PEC, ogni raccomandata, ogni lettera verde, ogni ispezione, vengono vissuti non tanto con uno slancio da shopping festivo, quanto più come un confronto in stile “La Guerra dei Roses”, e citando appunto il film, sembra proprio che, contro il fisco “non esiste vittoria, solo gradazioni di sconfitta”.
A cura di Luigi Russo