A volte, chi ha un’idea imprenditoriale o che permetta di lavorare in proprio, é frenato dalla mancanza di fondi necessari per avviare l’attività e dall’assenza di operatori economici disposti a finanziare il progetto. Proprio per questo nasce il microcredito, per facilitare l’accesso delle imprese ai finanziamenti delle banche. ll microcredito consiste in piccoli finanziamenti erogati a chi desidera avviare un’attività imprenditoriale oppure un lavoro autonomo. Esso è concesso da banche e finanziarie: l`interessato chiede alla banca il finanziamento e lo stato fa da garante. Lo stato destina ogni anno delle somme proprio per poter fare da garante alle imprese. Queste somme fanno parte del Fondi di garanzia statale. ll microcredito apre alle società a responsabilità limitata. I finanziamenti a tassi agevolati salgono da 40.000 euro a 75.000 euro, comunque non oltre 100.00 euro nei casi particolari, rimborsabili entro il temine massimo di 15 anni. In altre parole, il regolatore ha capito l’importanza del microcredito per la ripartenza economica, agendo di conseguenza. È innegabile come sia fondamentale che in una fase iniziale di ripresa economica, come quella che si sta affacciando all’orizzonte, la più ampia platea possibile abbia la possibilità di coglierne il momento e i benefici. La concessione di finanziamenti è finalizzata, anche alternativamente, alle seguenti azioni: acquisto di beni, retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori; pagamento di corsi di formazione. Le difficoltà che alcune imprese riscontrano nell`ottenere il microcredito sono solitamente riferibili ai requisiti che vengono richiesti. Nella fattispecie: una partita IVA attiva meno di 5 anni, un massimo di 5 dipendenti se si è un’impresa o un lavoratore autonomo, un massimo di 10 dipendenti se si rappresenta una società, un attivo patrimoniale minore di 300.000 euro da almeno tre anni consecutivi, ricavi non superiori a 200.000 euro, debiti inferiori a 100.000 euro. E` quindi sufficiente non possedere le prerogative sopra specificate per non accedere al credito. E` necessario poi predisporre anche un business plan al fine di valutare l`azienda anche `in prospettiva` e non limitarsi ai dati attuali. Chi richiede un finanziamento può rivolgersi all`Ente nazionale per il Microcredito. La concessione del finanziamento è subordinata all’approvazione della banca che valuterà le richieste coi soliti criteri ispirati alla concessione del credito alle partite iva.
A cura di Francesco Megna