Entrare nella Pasticceria del Borgo snc di Olgiate Comasco è un tripudio di colori e profumi. Ci tuffiamo in questo paradiso dei golosi per assaporarne la storia e per entrare nel clima delle preparazioni natalizie.
Francesco, ci racconti la storia della vostra storica pasticceria e come nasce la tua passione per la pasticceria?
Mio padre iniziò come apprendista pasticcere in Sicilia nel 1967 sotto la guida dello zio Antonio, in seguito dopo varie esperienze lavorative in varie pasticcerie in Lombardia, aprì la sua prima attività a Oltrona San Mamette nel 1991 poi 14 anni fa ci trasferimmo a Olgiate Comasco. Io, dopo essermi diplomato in Ragioneria e dopo aver tentato strade diverse, tra cui L’università di scienze biologiche e una carriera da massaggiatore, decisi di diventare pasticcere quando visitai per la prima volta il SIGEP (fiera di pasticceria di Rimini) e vidi con i miei occhi i prodotti meravigliosi che si potevano realizzare intraprendendo questo lavoro. Cercai di recuperare il tempo perso lavorando e studiando molto, leggendo libri professionali e partecipando a molti corsi formativi con i migliori pasticceri a livello europeo e mondiale e confrontandomi in gare di pasticceria in Italia e Europa con ottimi risultati. Questo è il mestiere che mi appassiona da più di 20 anni.
Quali sono i tre ingredienti che vi contraddistinguono e che rendono riconoscibile la vostra pasticceria?
Sicuramente l’ingrediente che amo di più è il cioccolato. È una materia prima affascinante e molto versatile, da sempre sono alla ricerca dell’eccellenza, tanto da essermi recato a visitare le piantagioni del Venezuela.
Ingrediente regina in pasticceria, le uova. Da sempre Usiamo uova fresche a Km. 0 provenienti dall’allevamento di Oltrona San Mamette del nostro amico Federico Fomasi.
Utilizziamo burro tedesco e della Normandia, è grazie a questa materia prima eccezionale che la nostra pasta sfoglia è così scioglievole, la pasta frolla fragrante e i croissant profumati.
Qual è il tuo dolce delle Feste natalizie? Hai dei ricordi legati a questa preparazione?
La mia idea per il dolce Natalizio non poteva che essere al cioccolato!
Natale vuol dire casa, famiglia, convivialità, quindi anni fa ho pensato a un dolce da poter condividere con i commensali prima del panettone, che è il re incontrastato delle Feste natalizie. Così è nata l’idea della “Boule de Noel” (Boccia di Natale). Fa da centrotavola e a fine pasto si rompe per potersi godere la dolce sorpresa: le nostre praline artigianali, da gustare col caffè e, i più golosi potranno condividere i frammenti di cioccolato.
Qual è il consiglio che ti senti di dare ai giovani che vogliono intraprendere questa professione?
Il mio è un mestiere meraviglioso, si sta tutto il giorno immersi nel buono e nel bello e la cosa che più mi piace è che non si finisce mai di imparare, ma bisogna essere consapevoli che bisogna fare molti sacrifici. Il lavoro in laboratorio è faticoso e prima di imparare a realizzare belle sculture di zucchero o cioccolato bisogna partire dalle basi, dalla merceologia, comprendere le materie prime e la loro specifica funzione nelle ricette, solo così si può essere consapevoli di quello che si sta facendo acquisendo strumenti e capacità per migliorare una ricetta o correggere eventuali errori. Insomma bisogna essere umili e non perdere mai la voglia di imparare.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Migliorarci, sempre, cercare le materie prime migliori e offrire sempre novità alla nostra clientela.
A cura di Ylenia Galluzzo