Dall’analisi congiunturale del 3° trimestre 20211 emerge una ripresa del comparto industriale in entrambe le province lariane: tutti i valori tornano superiori al livelli pre-Covid, con la sola eccezione della produzione di Como (-0,6% a fronte del +11,2% lecchese). Rispetto ai valori del 3° trimestre 2019, ordini e fatturato delle imprese industriali registrano crescite sia per Como (rispettivamente +7,2% e +7,1%), sia soprattutto per Lecco (rispettivamente +9,4% e +12,7%). Anche per l’artigianato gli indicatori sono su livelli superiori o uguali a quelli del 3° trimestre 2019: a Como produzione +6,3%, ordini +4,6% e fatturato +10,7%; a Lecco rispettivamente +6,6%, invariato e +3,3%. Per quanto riguarda il terziario, dal commercio vengono segnali positivi in entrambe le province (valore aggiunto: Como +5,1% e Lecco +9,8%; occupazione rispettivamente +2,5% e +11,3%). Nei servizi, la realtà comasca esprime performance migliori, soprattutto per l’occupazione (valore aggiunto +6,7%, contro il +6,6% lecchese; occupazione +14,9% e +0,2%2).
ARTIGIANATO
In ripresa anche l’artigianato in entrambi i territori lariani: produzione, ordini e (solo per Como) fatturato evidenziano crescite superiori alla media regionale. Nelle classifiche della variazione percentuale di produzione, ordini e fatturato le due province lariane si collocano sempre entro il settimo posto3:
- rispetto al 3° trimestre 2019, a Como la produzione artigiana registra una variazione tendenziale positiva: +6,3% (media regionale +3,6%); crescono anche fatturato (+10,7% contro il +4% lombardo) e ordini (+4,6% e -1%). Viceversa, risulta ancora in calo l’occupazione del settore: -2,9%, a fronte della media lombarda pari a -2%.
L’indice medio della produzione artigiana comasca nel 3° trimestre 2021 si attesta a 95,9 (media 2010=100), contro la media regionale pari a 100 (Como è 8a in Lombardia); superiori al dato regionale sono, invece, gli indici degli ordini e del fatturato (rispettivamente 100,4 contro 92,4 e 103,5 contro 100,5; nelle graduatorie regionali sia degli ordini che del fatturato Como è 6a).
- A Lecco, la produzione aumenta del 6,6% (sempre nei confronti del 3° trimestre 2019); gli ordini restano invariati; il fatturato cresce del 3,3%; l’occupazione delle aziende artigiane lecchesi risulta in calo (-0,8%), seppur meno accentuato rispetto alla media lombarda (-2%).
L’indice medio della produzione artigiana lecchese nel 3° trimestre 2021 è a quota 111,9 (media 2010=100), al 2° posto tra le province lombarde (dietro a Sondrio). Il numero indice del fatturato è pari a 107, mentre quello degli ordini a 100,8 (per entrambi Lecco è 5a in Lombardia).
“I dati congiunturali del 3° trimestre 2021 sono positivi e inducono a ben sperare – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti - Le imprese lariane di tutti i settori analizzati - industria, artigianato, commercio e servizi - fanno registrare valori in crescita rispetto al 3° trimestre 2019, ovvero alla situazione pre-Covid. Un’eccezione è rappresentata dalla produzione industriale comasca, in lieve calo (-0,6%) a fronte dei decisi aumenti di fatturato (+7,1%) e ordini (+7,2%). Le imprese industriali lecchesi fanno registrare crescite più elevate: produzione +11,2%, fatturato +12,7% e ordini +9,4%. “Sappiamo che il tessile – prosegue il Presidente marco Galimberti- di cui Como è tra i principali poli produttivi in Lombardia e in Italia ha affrontato molte difficoltà, ma il generale miglioramento dei dati sembra prefigurare una svolta e le positive aspettative degli imprenditori lo confermano. Il settore della meccanica lecchese è ripartito con anticipo rispetto al tessile comasco. La diversità dei tempi di ripartenza sta nel fatto che i territori – quello comasco e quello lecchese- sono legati a settori manifatturieri diversi. La meccanica è ripartita prima e meglio.”
Lo scorso 23 Novembre, a Lariofiere si è tenuto il 1° Tavolo regionale della filiera tessile creato su spinta dell`assessore Guido Guidesi, in collaborazione con la CCIAA di Como-Lecco. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di garantire un confronto tra tutti i soggetti del territorio maggiormente interessati, per monitorare e approfondire la situazione della filiera tessile e impostare azioni di rilancio di un settore strategico per il nostro territorio. Tra i vari soggetti presenti anche Confartigianato.
Seguirà un altro momento di confronto diretto. “Il Tavolo è risultato essere un’ottima occasione di confronto, utile a definire una efficace strategia comune.”- afferma Galimberti
Altri dati dell’analisi meritevoli di attenzione sono anche il calo delle ore di cassa integrazione autorizzate nei primi 9 mesi dell`anno (per l`area lariana -37,8%) e la crescita del numero di imprese (+0,7%). “Gli interventi straordinari messi in atto in questi mesi hanno consentito ad alcune imprese di agganciare la ripresa e ripartire. Molto è dipeso anche dall’andamento della campagna vaccinale: i vaccini oggi sono uno strumento importantissimo per far ripartire l’economia, al pari degli strumenti monetari e fiscali di cui siamo in possesso. Dobbiamo fare in modo che le aziende, che più hanno perso in questa crisi pandemica, siano dotate della forza e degli strumenti per ripartire al meglio, ma non possiamo lasciare tutto sulle spalle delle imprese. Il risultato di ripresa r di normalità cui tutti auspichiamo è raggiungibile, a mio avviso, solo a condizione che ciascuno di noi assuma comportamenti responsabili, espressione di rispetto e attenzione al bene comune. Come istituzioni dobbiamo intervenire, ognuno facendo la propria parte, con azioni mirate, concrete e immediate- afferma Galimberti- e in questa prospettiva la Camera di Commercio sta predisponendo il proprio Bilancio Preventivo per il 2022.”
A cura di Ylenia Galluzzo