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CULTURA E SOCIETA`

YUKATA: L’ARTE TESSILE GIAPPONESE INCONTRA LA SCUOLA DI DISEGNO TESSILE ITALIANA

Una Mostra al Museo della Seta di Como fino al 15 novembre 2021

Una Mostra al Museo della Seta di Como fino al 15 novembre 2021, nell’ambito del progetto per il 45° anniversario del gemellaggio tra le due città, “Yukata per la nuova generazione di Como-Tokamachi”, unite da un filo di seta.

 

Potrà essere visitata fino al 15 novembre al Museo della Seta di Como, la Mostra “Yukata per la nuova generazione di Como-Tokamachi”. Un’iniziativa sostenuta dal Comune di Como e realizzata dall’I.S.I.S. Paolo Carcano di Como con la Fondazione Setificio e dall’Associazione Miciscirube, in occasione del 45° anniversario di gemellaggio tra le due città.

Un progetto veramente unico e suggestivo, che ha visto il coinvolgimento delle Istituzioni, ma soprattutto del Setificio comasco, della Fondazione e delle aziende tessili lariane.

L’idea infatti, nasce dal desiderio di realizzare manufatti tessili che siano manifesto - dal forte impatto simbolico - di un rapporto in continua evoluzione tra la cultura occidentale e quella orientale, e contemporaneamente di una crescente sensibilità rispetto alle future generazioni.

Ne parliamo con l’ideatrice del progetto, la professoressa Anna Cavadini, insegnante del Setificio, che ha coordinato l’iniziativa con gli allievi della classe 5M2 del corso moda-disegno per tessuti dell’Istituto Paolo Carcano.

 

Professoressa Cavadini, cosa intendiamo per Yukata? Da cosa si differenziano dai più popolari Kimono giapponesi.

Prima di tutto vorrei sottolineare che il progetto che ci ha coinvolti nella realizzazione di questi capi della tradizione giapponese è rappresentativo non solo dell’arte tessile ma, attraverso i disegni dei giovani studenti di quinta, abbiamo voluto dare voce a temi prefissati come la sostenibilità, la salvaguardia del pianeta, l’immigrazione e la multietnicità.

Lo Yukata è un abito di antichissime origini. Una capo utilizzato nelle occasioni più informali e diciamo in contesto più intimo tale da risultare più confortevole per chi lo indossa. Tessuto in cotone a forma di T era molto gradito d’estate e si presentava prevalentemente di colore blu, essendo l’indaco il colore naturale utilizzato nella tintura dei capi. Il kimono invece, rappresenta l’abito più formale, più articolato nella vestizione, prevalentemente di seta e usato negli eventi ufficiali. Dagli anni ’90 lo Yukata è stato riscoperto soprattutto dai giovani che, automaticamente ne hanno decretato la rinascita, utilizzandolo nei festival o anche nelle occasioni religiose, proprio per quella caratteristica comoda e informale più gradita dalle nuove generazioni.

 

Come nasce questa iniziativa?

L’iniziativa ha coinvolto diversi attori. A partire da Nezu Tadaaki titolare d’azienda, che a Tokamachi produce Kimono di alto profilo e con il quale abbiamo affrontato nel novembre del 2019 alcune lezioni sulla storia del Kimono insieme alle alunne e alla sottoscritta. Con l’imprenditore nipponico abbiamo realizzato il modello per “costruire” lo Yukata. Nella Mostra allestita al Museo, si protranno osservare proprio i modellini originali utilizzati per i capi finali.

Ma in Mostra si potranno ammirare anche altri componenti di abbigliamento molto interessanti: i sandali (Geta), il ventaglio (Uchiwa) fatto prevalentemente di carta di riso, la Borsa tradizionale (Kinchaku) e gli (Obi) grandi cinture costituite da due tagli seta operata cuciti insieme per ottenere effetti double face.

 

Come sono stati coinvolti gli allievi del Setificio?

Gli allievi della classe 5M2 del corso moda-disegno per tessuti dell’Istituto Paolo Carcano hanno creato una serie di disegni destinati alla stampa su cotone, ragionando, sia in classe che in autonomia, su tematiche di grande rilevanza come la salvaguardia del pianeta e le società multiculturali. L’obiettivo didattico è stato quello di lavorare su due livelli distinti ma interconnessi: da una parte uno scambio interculturale tra Italia e Giappone sulla base della confezione tradizionale di Yukata e del disegno per tessuti, peculiarità del nostro territorio, e dall’altra un approfondimento di temi sociali della contemporaneità. E’ stato comunque un lavoro di grande collaborazione con Akiko Izawa, presidente dell’associazione Miciscirube e come detto la fase ideativa è stata supportata dal sig. Nezu Tadaaki.

Ogni allievo ha prodotto un disegno cartaceo, poi digitalizzato e mandato a Tokamachi per diventare un manufatto tessile. In questa prima fase del progetto sono stati realizzati 22 yukata orientali e 13 “Yukata” occidentali in seta, frutto di varianti di disegno e di colore stampate a Como coinvolgendo aziende tessili locali quali la Tessile S.R.L. di Como, (associata anche a Confartigianato) e confezionate dal laboratorio Miluna SRL.

 

La Mostra “Yukata” è aperta al pubblico durante gli orari del Museo, con accesso secondo le regole dettate dalla situazione sanitaria in corso e la presentazione del Green Pass.

Dal giovedì alla domenica dalle ore 15.00 alle 19.00 Via Castelnuovo, 9 – Como www.museosetacomo.com - info@museosetacomo.com

Tel. (0039) 031 303180

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