Il comparto dei mutui riparte e riflette puntualmente la ripresa a livello di compravendite. I bassi tassi di interesse e le novità emerse con il recente decreto Sostegni bis in materia di garanzia statale sui mutui per i giovani lasciano intuire un secondo semestre 2021 di crescita delle erogazioni anche per la Provincia di Como e con un ampliamento delle controparti finanziabili. Si assiste ad un ritorno alla regolarità nella proporzione tra le richieste per acquisto (65%) e quelle riferibili a sostituzione o surroga (35%), visto che i clienti hanno già usufruito negli ultimi anni dei tassi bassi per trasferire il mutuo. Sino a pochi mesi fa invece le surroghe si assestavano intorno al 50%. La domanda per la prima casa riguarda oltre il 50% del totale. Salgono anche le richieste di finanziamento sia per l’acquisto della seconda casa, al 5,9% dal 5,5% precedente, sia per la ristrutturazione dell’immobile, al 2,4% dal 2,1%. Si segnala comunque che questi dati si riferiscono ai propositi dei consumatori: ad oggi le erogazioni segnalano una surroga al 55% contro il 45% dell`acquisto (prima e seconda casa). A favorire la domanda di mutui per l’acquisto di una casa ci sono i tassi molto bassi, con il tasso fisso medio pari all’1,10%, ancora sotto i livelli pandemia, e il tasso variabile medio allo 0,8% (durata 15-25 anni). Il tasso fisso riguarda oltre il 90% delle erogazioni : oggi le circostanze sono così propizie che sarebbe davvero il caso di approfittarne. ll mercato del credito resta favorevole, con i tassi d’interesse che continuano a girare sui minimi storici e la prospettiva che la politica monetaria della Bce rimarrà ancora a lungo accomodante. Una situazione che spiega l’assoluto dominio della preferenza dei mutuatari per il tasso fisso. Ipotizzando di spuntare un fisso all`1%, i benefici fiscali sulla prima casa e la detrazione fiscale sugli interessi passivi, si può tranquillamente asserire che l`acquisto della casa tramite mutuo sia un eccellente investimento. Qual è il profilo del mutuatario nel comasco? Per quasi l`83% dei contratti si tratta di cittadini italiani, ma cresce la quota stranieri. Per l`85% si tratta di lavoratori a tempo indeterminato; gli autonomi si assestano intorno al 12%. I giovani costituiscono il 32% dei richiedenti. La crisi del coronavirus purtroppo ha delle serie ripercussioni economiche sulle famiglie e le imprese. Aumenta quindi la probabilità che le famiglie non riescano più a far fronte alle rate del mutuo. Per aiutarle a superare il momento difficile, c`è il Fondo statale che consente la sospensione del pagamento del mutuo. Il Fondo garantisce la sospensione del pagamento delle rate fino a un massimo complessivo di 18 mesi nel corso dell’esecuzione del contratto. Riguarda solo i mutui per l`acquisto dell`abitazione principale, il mutuo deve essere attivo da almeno un anno, il reddito Isee del nucleo familiare del richiedente non deve superare i 30.000 euro annui.
A cura di Francesco Megna, Responsabile in banca