La figura dell’artigiano “alla Geppetto” è un’immagine sorpassata. Il futuro artigiano è tecnologico e, unendo tradizione e tecnologia, si può portare l’innovazione nel made in Italy.
La trasformazione dell’artigianato passa sempre di più attraverso la tecnologia, i nuovi artigiani digitali combinano il fare manuale con le tecnologie più attuali. Occorre quindi dare un nuovo valore alle competenze artigiane, attraverso la tecnologia, per attivare dinamiche di crescita originali e virtuose: questa è una delle scommesse per il futuro dell’economia italiana.
Quindi cos’è il futuro artigiano? Saper coniugare le immense capacità manuali della tradizione artigiana, con un sapere tecnologico industriale. Tra il lavoro artigiano e l’economia di oggi deve esserci una fortissima contaminazione. Solo così potrà esistere uno sviluppo sostenibile nel futuro: produrre, ma anche riciclare, riparare e rinnovare fa parte della filosofia artigiana. E’ l’unione dei due mondi che disegnerà il futuro: quello legato a una forte tradizione e quello legato all’evoluzione. Gli artigiani oggi si rinnovano imparando a usare internet, digitalizzandosi, pur rimanendo capaci di creare i prodotti che hanno sempre creato. Avvicinarsi alle nuove tecnologie e innovare non significa tradire la propria tradizione o perdere la propria identità!
Nel 2020, la Confartigianato lombarda ha rilevato che ben il 77% di MPI ha già investito o ha intenzione di investire nell’innovazione digitale. Un passaggio obbligato dopo l’emergenza sanitaria, che ha rappresentato un punto di svolta per il mondo dell’artigianato. La pandemia ora ha accelerato la rivoluzione digitale, diventando un elemento imprescindibile per la sopravvivenza. Secondo i dati di Confartigianato, fino all’arrivo del Coronavirus, il 13% delle piccole e medie imprese non aveva addetti digitali, il 20% non aveva un sito web, il 32% era sprovvisto di strumenti di cybersecurity. I dati di oggi sono cambiati molto.
L’artigiano innova attraverso gli strumenti del suo lavoro, ma anche attraverso i nuovi materiali e le nuove modalità di lavoro. “Il lavoro artigiano non è custodire acriticamente il passato, ma rinnovarsi nel tempo e accettare la sfida della tecnologia.” Occorre che il Paese punti sui nostri artigiani, i protagonisti di una nuova rivoluzione industriale centrata non solo su una diversa idea di lavoro, ma anche di valore.
L’Italia è una miniera di opportunità, ma occorre investire e imparare a raccontare ciò che di immenso sappiamo fare!