Immaginiamo di sorvolare il primo bacino del Lago di Como, fino a Sorico. Cosa scorgiamo?
Da Argegno a Sorico troviamo un territorio costellato da numerose imprese artigiane che rappresentano soprattutto attività legate ai servizi alla persona e al comparto casa, prevalentemente.
Attività strettamente legate alle dinamiche turistiche e alle relative residenze di vacanza, con una presenza anche di attività produttive. Significativa anche è la dinamica di confine.
Si scorgono anche le problematiche legate alle infrastrutture e alla viabilità. Un’unica strada che percorre tutta la sponda occidentale del lago rimane la criticità più grande per lo sviluppo economico di quel particolare territorio.
Cosa vuol dire oggi essere imprenditore che lavora in un paese del Lago?
La dinamica territoriale influenza molto lo sviluppo imprenditoriale. Le difficoltà di collegamento con i centri più grandi rappresentano ancora oggi un limite alla crescita delle imprese, così come la conformazione del territorio non permette l’insediamento di realtà produttive significative. L’imprenditore del lago è strettamente legato alla collettività, alle tradizioni del territorio, ma è anche capace di interagire con il turismo straniero che popola i paesi rivieraschi nelle stagioni estive.
Come è stato vissuto questo lungo periodo di emergenza sul territorio?
I lockdown e le restrizioni imposte dalla pandemia hanno messo in grande difficoltà tutte le attività presenti sulle rive del lago. Tutti i settori sono stati coinvolti e tutt’oggi sono ancora tante le imprese che stanno cercando di risollevarsi. Ma ce la faremo! E poi, non possiamo non considerare anche un aspetto positivo: il dover restare confinati entro confini ristretti, riprendere la vita nei paesi, camminare all’aria aperta, ci ha fatto riscoprire le bellezze del lago. Tanti i comaschi che hanno scoperto e apprezzato la vicina e bellissima Valle D’Intelvi e hanno ritrovato le tradizioni e la cultura del lago.
Quali sono le prospettive future per l’economia del territorio?
Tutti noi imprenditori stiamo cercando di rialzarci faticosamente e grazie anche alla sinergia che la nostra Associazione – Confartigianato Como- da anni ha intrecciato con le istituzioni locali e le comunità montane, abbiamo mitigato gli effetti della pandemia.
Il nostro consiglio di delegazione ha sempre lavorato anche nelle fasi più difficili per mantenere vivi i rapporti con il territorio perché la condivisione dei problemi, ci sprona a trovare le soluzioni e guardare positivamente ad un concreto riavvio.
A cura di Ylenia Galluzzo
e Roberto Bonardi