Ne parliamo con Marco Galimberti, Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco
L’analisi congiunturale del 1° trimestre 2021, effettuata dalla Camera di Commercio di Como-Lecco, mostra trend contrapposti: bene l’industria e l’artigianato lecchesi, ancora in difficoltà quelli comaschi.
Si registrano cali significativi per il volume d’affari di commercio e servizi in entrambi i territori. Tuttavia, l’occupazione sembra tenere.
La manifattura lariana mostra trend opposti. Paragonando i dati con quelli dello stesso trimestre 2019 – afferma il Presidente dell’Ente camerale- si nota un andamento polarizzato.
La manifattura comasca soffre e presenta un calo superiore al 10% dei fatturati per le imprese artigianali, mentre quella lecchese regge.
Il settore tessile e quello dell’arredamento ne hanno risentito di più della meccanica che è ripartita con anticipo. La diversità dei tempi di ripartenza sta nel fatto che i territori – quello comasco e quello lecchese- sono legati a settori manifatturieri diversi. La meccanica è ripartita prima e meglio, rispetto al settore tessile che ha avuto ingenti perdite. Il tessile stesso, presenta delle differenze nella ripartenza: il fronte comasco risente di più di quello lecchese, più legato all’arredamento.
Sì, l’occupazione tiene nonostante le ripercussioni economiche del Coronavirus, anche grazie ai provvedimenti del governo. L’occupazione ha registrato una sostanziale tenuta, infatti, per effetto dei decreti di sostegno all’occupazione, grazie al blocco dei licenziamenti e all’accesso agli ammortizzatori sociali, anche per le imprese artigiane.
L’intervento straordinario messo in atto ha consentito ad alcune imprese di agganciare la ripresa e ripartire. Molto è dipeso anche dall’andamento della campagna vaccinale: ora ha preso il giusto ritmo. I vaccini oggi sono uno strumento importantissimo per far ripartire l’economia, al pari degli strumenti monetari e fiscali di cui siamo in possesso.
L’estate certamente porterà una boccata di ossigeno.
Tuttavia, a mio avviso, non basterà a riportare i volumi del turismo, ad esempio, al 2019, quando sul nostro lago si parlava di overbooking.
Prima di arrivare a quella situazione, dovrà passare ancora un po’ di tempo. Dobbiamo fare in modo che le aziende, che più hanno perso in questa crisi pandemica, siano dotate della forza e degli strumenti per ripartire al meglio. Che arrivino nel giusto tempo per agganciare la ripresa. Non possiamo lasciare tutto sulle spalle delle imprese. Come istituzioni dobbiamo intervenire, ognuno facendo la propria parte, con azioni mirate, concrete e immediate.
Non basteranno i soli interventi che la Camera di Commercio di Como e Lecco ha messo e sta tutt’oggi mettendo in atto, occorre un impegno di tutte le istituzioni. La CCIAA si sta occupando, in questi mesi, di attuare bandi diretti, un bando per favorire l’accesso al credito da parte delle aziende finanziato da Regione Lombardia e bandi in accordo con Unioncamere, per favorire le imprese. Ha avviato un percorso sulla promozione turistica e si sta cercando di lavorare con una cabina di regia che consenta la promozione dell’intero territorio lariano. Attraverso l’azione del tavolo della competitività di Como-Lecco, in cui la CCIAA fa un po’ da capofila, abbiamo condiviso con gli altri stakeholders sul territorio, le azioni necessarie a veicolare gli interventi previsti dal piano PNRR di ripresa nazionale, sul nostro territorio. Ad esempio: il collegamento ferroviario tra Lecco e Como o lo sviluppo della navigazione del lago, per favorirne il turismo. Importanti sono state le azioni intraprese dall’Ente camerale anche per accompagnare le imprese verso la digitalizzazione: oggi abbiamo imprese più preparate e consapevoli del cambiamento necessario.
Le aspettative sono sicuramente di ambizione a una ripresa, che nessuno vede facile, ma in molti vedono possibile e vicina. Oggi si respira aria di fiducia, cauta, ma pur sempre fiducia. Tornando al discorso del turismo, i diversi turisti che si vedono già in questi giorni sulle rive del lago e nelle città, fanno ben sperare nella ripresa estiva. E questo rende gli operatori del settore senz’altro più fiduciosi.
Anche per quello che concerne le fiere, ci sono già diversi eventi importanti programmati, penso al Salone del Mobile, a Unica, ma anche alle fiere in programma sul nostro territorio, nei nostri poli fieristici d’avanguardia.
A cura di Ylenia Galluzzo