La Passione deve guidare i ragazzi nel lavoro.
Ogni anno Como produce ed esporta in tutto il mondo tessuti e accessori di grande pregio. Per garantire un futuro al patrimonio di competenze che differenziano il nostro territorio in tutto il mondo, è importantissimo investire nei giovani. Occorrono specialisti nelle fasi di creazione del prodotto, ma anche nelle fasi di produzione e nobilitazione del tessuto.
Negli anni, il Setificio, ovvero l’Istituto Paolo Carcano di Como, ha cambiato il modo di fare scuola, proponendo un’offerta formativa che andasse a intersecare i bisogni delle imprese del territorio, con le competenze uniche che il Setificio è in grado di impartire ai propri studenti.
Ne parliamo con il Preside dell’I.S.I.S. Paolo Carcano di Como- Setificio di Como, Roberto Peverelli.
Sì, il corso quadriennale di Chimica e Materiali è nato con questa ambizione. L’idea di fondo è stata quella di offrire al territorio un corso di chimica in grado, come ogni indirizzo presente in istituto, di fornire agli studenti tutte le competenze e le conoscenze indispensabili per proseguire gli studi all’Università, ma anche attento a formare figure in grado di inserirsi sul mercato del lavoro con una preparazione altamente qualificata, nella convinzione che proprio nella chimica tessile, in tutte le sue articolazioni, gli studenti possano trovare l’occasione per un’alta formazione generale in ambito chimico e insieme l’opportunità per un inserimento proficuo nel mercato del lavoro. Acquisire una cultura tecnica e scientifica, elemento fondamentale oggi per essere a pieno titolo cittadini consapevoli delle società in cui viviamo, non è cosa diversa e separata dall’acquisire le competenze e le abilità indispensabili per esercitare una professionalità di alta qualità nel settore tessile.
Il corso quadriennale di Chimica e Materiali non è il solo a poter vantare di essere unico sul territorio nazionale. Il corso di Disegno per tessuti, articolazione dell’indirizzo di Sistema Moda, è un corso innovativo introdotto 9 anni fa in istituto e attivo solo qui, al Setificio, erede della lunga tradizione di disegno per tessuti che è parte fondamentale della storia dell’istituto. Più in generale, tutti i corsi, in tutti gli indirizzi, sono stati in misura più o meno grande ripensati e modificati, sfruttando al meglio gli spazi di flessibilità offerti dalla normativa, per cercare di renderli più efficaci, in sintonia con la storia della scuola e con gli interessi di famiglie, aziende, territorio. Mi piace citare, come esempio di questa capacità progettuale della scuola, il corso Cambridge del Liceo scientifico: il Setificio Palo Carcano da alcuni anni è stato riconosciuto come Cambridge International School, e offre per alcune discipline dei corsi in lingua inglese che seguono i programmi degli studenti britannici e che permettono agli studenti di sostenere gli esami IGCSE, International General Certificate of Secondary Education, e A-Level, che garantiscono la certificazione delle competenze disciplinari apprese utilizzando l’inglese come lingua veicolare. L’attenzione alla dimensione internazionale è uno dei punti di forza del lavoro di questi anni della scuola, in tutti gli indirizzi.
Nell’ambito di Sistema Moda, il diplomato in Tessile, abbigliamento e moda è una figura poliedrica in grado di assumere ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni e accessori, con una forte formazione tecnica a supporto delle capacità ideative. Il disegnatore per tessuti è invece figura che pensa e realizza collezioni di disegni per il tessile, in cui si intrecciano buone conoscenze culturali e competenza tecnica. Gli studenti che seguono i percorsi di chimica maturano invece competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione. Infine, il terzo indirizzo tecnico presente in istituto, quello di Grafica e Comunicazione, forma diplomati capaci di utilizzare diversi strumenti per la comunicazione di massa e interpersonale, capaci di gestire, a seconda delle circostanze e delle richieste della committenza, software, fotografia, video.
Da anni l’istituto rileva l’andamento degli esiti professionali dei nostri diplomati. In tutti gli indirizzi i ragazzi orientati all’inserimento nel mondo del lavoro trovano di solito buoni sbocchi professionali, in tempi piuttosto rapidi: prima della pandemia (non abbiamo ancora dati certi su questi ultimi mesi), un chimico trovava mediamente un primo impiego dopo poco più di due mesi dal diploma.
In generale, una richiesta che proviene da tempo dal mondo tessile, da artigiani e imprenditori, è di riportare l’attenzione dei ragazzi in formazione, spesso attratti in modo superficiale dalla dimensione creativa, sulla rilevanza decisiva delle competenze e abilità tecniche. Gli artigiani tessili di domani, come quelli di oggi, di sempre, dovranno possedere in modo fine e ricco, quell’insieme di competenze e abilità che rendono unica la qualità dei tessuti e delle collezioni Made in Italy.
Nell’ultimo anno, la crisi che ha colpito il settore, a causa della pandemia, ha fatto balzare in primo piano temi che già prima del 2019 emergevano come rilevanti, ma non con questa forza: sostenibilità e digitalizzazione. Difficile oggi immaginare un futuro per gli artigiani tessili senza una rinnovata e rafforzata attenzione per questi due aspetti. E questo significa certamente investimenti, prima di tutto in formazione: in questo, le associazioni artigiane possono ricoprire un ruolo fondamentale.
In professioni, come quelle tessili, che producono grande qualità e grande valore, in cui la cura dei processi e dei prodotti, l’attenzione e la sensibilità fine per i dettagli, la consapevolezza lucida dei processi globali sono decisive, è difficile immaginare di essere all’altezza dei propri compiti e delle proprie ambizioni se nella quotidianità non si è sorretti dalla passione per il proprio lavoro. E la passione, questo consiglierei ai ragazzi, prende forma a partire dagli anni della scuola: è il modo di stare a scuola, di affrontare lo studio, i compiti, le esperienze che la scuola propone, uno dei passaggi cruciali in cui le nostre passioni prendono forma, le passioni che ci accompagneranno nella nostra vita adulta. La scuola deve essere all’altezza di questo compito, e non è facile; i ragazzi devono mettere in gioco sé stessi, per fare degli anni trascorsi nelle aule e nei laboratori esperienze fondamentali della loro vita, e anche questo non è facile, distratti da mille altre occasioni e desideri. Ma è fondamentale. Proviamoci.
A cura di Ylenia Galluzzo