Lo scorso 29 Aprile, si è tenuto il webinar “ALLENARE LA RESILIENZA PER FONTEGGIARE LA PANDEMIA” organizzato da Ancos - l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive- di Confartigianato Como, guidata dal Presidente Marco Galimberti, al quale abbiamo chiesto di raccontarci quali sono state le attività portate avanti da Ancos – Confartigianato Como negli ultimi anni e come ha vissuto e sta vivendo questo tempo complicato, l’Associazione.
“Le iniziative portate avanti da Ancos, negli ultimi anni, sono molteplici e riguardano attività ricreative, sociali e sportive. A mio avviso- afferma il Presidente Galimberti- le più meritevoli di nota, sono sicuramente la donazione di un defibrillatore al Comune di Nesso, nel 2017, così come la donazione, alla Cooperativa Sociolario di Como, di un pulmino attrezzato per il trasporto dei disabili; ma anche la pedalata annuale: un’iniziativa ludico-sportiva che rappresenta un’occasione per fare gruppo e conoscersi, tra imprenditori. Ricordo anche l’organizzazione di alcune serate teatrali, sia presso il Teatro Sociale di Como, sia all’Arena di Verona.
Non ci siamo voluti fermare neanche quest’anno- continua il Presidente Galimberti- e abbiamo organizzato un webinar che si è tenuto lo scorso 29 Aprile, e che ha visto come relatrici, due brave professioniste. Il tema trattato è stato quello della resilienza: la forza di rialzarsi e reagire agli urti della vita, alle situazioni complesse. Il webinar ha fornito ai partecipanti, degli ottimi consigli comportamentali, per reagire con forza alla situazione che stiamo vivendo e per tenere alte le energie. Il desiderio di tutti noi, e mio come Presidente di Ancos, è quello di poter tornare presto a organizzare eventi in presenza e di potersi ritrovare in una rinnovata normalità, sia per gli associati che per il territorio.”
Abbiamo intervistato le due professioniste, relatrici del webinar, per rivolgere loro qualche domanda.
In questo momento così difficile, che ha sconvoltole le nostre vite e ha cambiato radicalmente le nostre abitudini, generando un alto livello di stress, inondandoci di pensieri negativi, emozioni difficili e un senso di incertezza, è importante cercare di fronteggiare questa situazione come una possibilità, non permettendo alle difficoltà di determinare l’esito delle nostre esistenze.
Vi è la necessità di ricorrere ad una “dote naturale “che tutti abbiamo dalla nascita: la resilienza .
Resilienza è definita come la capacità di adattarsi di fronteggiare e di “auto ripararsi “dopo che abbiamo subito dei danni, andando avanti nella propria vita, riorganizzandola in modo positivo.
Non dobbiamo solo resistere, ovvero combattere, reagendo e subendo l’evento avverso, ma trasformando la situazione traendone un vantaggio. Può sembrare paradossale, ma cambiare l’approccio mentale determina il modo in cui saremo, quando tutto questo sarà finito.
Potremmo dire che: “il modo in cui reagisci al problema è il problema!”
I benefici di un atteggiamento resiliente sono molteplici, in primo luogo ci permette di regolare l’attivazione del nostro sistema nervoso, utilizzando la nostra intelligenza somatica. Possiamo, per esempio, aumentare la produzione di ossitocina, l’ormone che combatte lo stress e che si contrappone al cortisolo.
Essere resilienti non significa sfuggire alle avversità o rimanere impassibili di fronte alle difficoltà. Significa permettere allo stress di risvegliare in noi quei punti di forza dell’essere umano: coraggio, connessione e crescita.
Come dicevo prima la resilienza è una dote innata, la ricerca ha dimostrato che la resilienza è ordinaria non straordinaria, le persone quotidianamente dimostrano la loro resilienza. Un esempio è la risposta di tanti alla pandemia, che nonostante i gravi disagi mantengono una fiducia in se stessi, svolgendo un ruolo attivo nel definire in che modo lasciarsi trasformare dalle avversità. Benché ognuno di noi possa accedere alla resilienza, è importante allenarla, coltivarla e metterla in pratica con delle azioni volte a svilupparla, affinché si renda automatico un meccanismo di risposta del nostro cervello, il quale altrimenti agirebbe in un’ottica più difensiva….. ma come per ogni cosa, ci vuole costanza e pratica.
Lo stress cronico, quello che comporta una risposta negativa, non performante, provoca cambiamenti metabolici nel nostro organismo come risposta ad un aumento cronico di adrenalina e cortisolo, questi due ormoni agiscono accelerando il battito cardiaco, la frequenza respiratoria, aumenta la pressione sanguinea, aumenta la produzione di glucosio, diminuisce la ossidazione dei grassi, altera il sistema dell’umore, aumenta l’ansia, la paura, anche la rabbia, aumenta la stanchezza , la sensibilità al dolore, diminuisce l’efficienza del sistema immunitario, inoltre modificano la regolazione di sistemi come quello della fame, sessualità, e digestione, sottraendo risorse a questi sistemi per sostenere il corpo nella richiesta energetica innescando la sindrome di adattamento allo stress.
Ognuno reagisce a modo suo, ma tante tecniche possono aiutarci a fronteggiare lo stress. La respirazione è una delle tecniche più validate in questi ultimi anni, imparare a respirare in modo da stimolare l’equilibrio del sistema nervoso autonomo, è fondamentale.
Innumerevoli studi dimostrano la validità della meditazione, che migliora la stabilità emotiva.
La scrittura di un diario, diverse ricerche dimostrano che la scrittura rafforza il sistema immunitario. La scrittura è utile quando aiuta a riflettere sulle cause dello stress e sulle reazioni di risposta.
L’ attività fisica regolare stimola la capacità di adattamento del nostro organismo, con un allenamento fisico regolare e corretto si accendono una lunga serie di geni protettivi che contribuiscono a contrastare gli effetti negativi dello stress cronico.Lo sport, inoltre contribuisce ad aumentare la liberazione del BDNF, un fattore essenziale per la neuro plasticità.
Ovviamente la terapia con l’aiuto dello psicologo può essere necessaria e di grande aiuto.
Il cibo ha un ruolo fondamentale nel nostro benessere. Ogni alimento conserva una informazione genetica in sé.
Una nutrizione potenziativa contempla il consumo di cibi non lavorati, confezionati o prodotti industrialmente ma freschi, biologici e naturali.
Sarebbe sempre utile fare una riduzione calorica, prediligere frutta e verdura di stagione, per evitare eventuali additivi e conservanti.
Scegliere la provenienza delle proteine, prediligere l’allevamento al pascolo, le proteine del pesce, non di allevamento e di piccola taglia; sono ottime le proteine vegetali dei legumi.
Evitare carboidrati raffinati e zuccheri semplici e anche le bevande zuccherate
I grassi sono assolutamente fondamentali, sono modulatori del metabolismo, in particolare gli Omega 3, presenti nel pesce azzurro, semi di lino, nelle noci, altri grassi buoni presenti nell’avocado, semi di sesamo, anacardi, mandorle.
Uno degli strumenti più semplici per imparare a mangiare in modo corretto è il piatto elaborato nel 2011 dai nutrizionisti di Harvard, non è una dieta personalizzata ovviamente, ma molto è utile per comporre il proprio piatto imparando a usare i rapporti corretti tra i nutrienti.
CHI E’ DOTT.SA MARIA LAURA PASTORINO Biologo nutrizionista, specialista in medicina sistemica e PNEI
Svolge la sua attività attraverso lo studio delle patologie e disturbi metabolici a carattere cronico, analizzando la composizione corporea, la misura qualitativa di stress, dell’infiammazione cronica, espressioni psicologiche ed emotive, attraverso metodiche non invasive e all’avanguardia come la Bioimpedenziometria BIACC® e TomEEX®, facendo ricorso ai più moderni risultati della ricerca scientifica e alle esperienze dettate dall’Evidence Based Medicine nell’ottica di favorire l’applicazione di criteri diagnostici e terapeutici spiccatamente aperti e multidisciplinari, allineati con rigore e costanza agli esiti della ricerca contemporanea.
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CHI E’ LA DOTT.SA LAURA BECCIA Psicologa-Psicoterapeuta cognitiva-comportamentale e per la Schema Therapy
Psicologa-Psicoterapeuta cognitiva-comportamentale e per la Schema Therapy Psicologa clinica laureata all’Università Degli studi di Padova Specializzata in terapia cognitivo comportamentale presso la scuola della dr.ssa S.Sassaroli Studi Cognitivi a Milano. Iscritta all’albo degli psicologi della Lombardia. Terapeuta Certificata e Supervisore riconosciuto dalla Società Internazionale International Society of Schema Therapy (isst). Sono socio dell’Istituto di Scienze Cognitive e cofondatore della Società Italiana per la Schema Therapy oltre che responsabile dello Schema Therapy Center di Saronno nel Centro di psicoterapia integrata. Cofondatore del CIDA (centro Italiani Disturbi Alimentari) Milano. |
A cura di Ylenia Galluzzo