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L`ANALISI CONGIUNTURALE DELLA CCIAA. UN 2020 IN NETTO CALO CON UN 30 TRIMESTRE 2020 (PRE LOCKDOWN) IN RIPRESA.
artigianato comasco sofferente ma non cede

Prima del nuovo stop imposto a molte imprese dall’attuale lockdown, l’analisi congiunturale del 3° trimestre 2020 mostra un andamento in chiaroscuro per l’economia lariana. Come era nelle attese, per tutti i settori produzione, ordini e fatturato risultavano in crescita rispetto al 2° trimestre, ma le diminuzioni nei confronti del periodo luglio-settembre dello scorso anno erano ancora sensibili, soprattutto per il terziario (in particolare nel territorio comasco)

Il Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti, sottolinea: 'Dopo il primo lockdown, nel 3° trimestre 2020 l`economia lariana stava reagendo bene. Rispetto al trimestre precedente, infatti, si era verificato quel `rimbalzo` che tutti speravamo, in termini di produzione, fatturato e ordini, sia per le imprese industriali che per quelle artigiane. Anche dai servizi e soprattutto dal commercio erano arrivati segnali positivi'.
'Naturalmente', prosegue il Presidente Galimberti, 'paragonando i dati del 3° trimestre 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019 sono evidenti le difficoltà attraversate dalle nostre imprese, molte delle quali ora si trovano a  dover affrontare un nuovo lockdown. L`emergenza in corso presenta le caratteristiche di uno shock asimmetrico che colpisce duramente alcuni settori e ha impatti più attenuati su altri. Tra i primi, oltre al turismo e alla ristorazione, va annoverato il tessile; tra i secondi il legno-arredo'.
Il Presidente Galimberti conclude: 'Stiamo lavorando alla programmazione per il 2021, consapevoli che in questo momento è necessario uno sforzo straordinario e condiviso per sostenere la competitività del nostro sistema socio-economico.' 

Anche la produzione del comparto artigiano, come per gli altri settori, evidenzia cali tendenziali in entrambe le province lariane; Como mostra, comunque, un andamento migliore rispetto al settore industriale: la produzione cala del 2,8% e gli ordini del 2,3% (contro il -13,2% e il -10,3% dell’industria), mentre il fatturato diminuisce dello 0,7% (contro il -8,2%). A Lecco, invece, si verifica la situazione opposta, con l’artigianato più in difficoltà del comparto industriale: la produzione di quest’ultimo cala dell’1% (quella artigiana del 2,2%), gli ordini del 2,3% (contro il -7,6%) e il fatturato del 2,8 (-3,9%).

A Como i cali di produzione, ordini e fatturato sono più bassi rispetto alla media lombarda (pari rispettivamente a -5,3%, -7,9% e -5,5%). Da segnalare, altresì, un deciso miglioramento rispetto alle variazioni tendenziali del 2° trimestre 2020 (quando la produzione aveva registrato un -26,2%; ordini      -23,7%; fatturato -25,6%). Tra i tre settori principali dell’economia comasca, solo il “legno-mobilio” evidenzia una crescita della produzione rispetto al 3° trimestre 2019 (+2,3%), mentre calano “tessile”    (-26,1%) e “meccanica” (-1,6%)[2]. L’indice medio della produzione artigiana nel 3° trimestre 2020 si è attestato a 87,7 (media 2010=100); quello degli ordini a 93,8 e quello del fatturato a 92,8. I valori comaschi sono superiori alla media lombarda, ad eccezione della produzione (che a livello regionale si attesta a 91,4; ordini 86; fatturato 91,3). Rispetto a fine giugno 2020, l’occupazione è cresciuta dello 0,2% e l’indice si è attestato a 96,4 (contro il -0,3% lombardo; l’indice regionale è a quota 97,7).

Analizzando i primi nove mesi del 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane comasche registrano cali in doppia cifra (rispettivamente -14,2%, -12% e -12,3%); ordini e fatturato diminuiscono meno della media lombarda (rispettivamente -14,5% e -14,1%), mentre la produzione evidenzia una variazione in linea con quella regionale (-14,3%). L’occupazione nel comparto artigiano è diminuita del 2,1% rispetto a fine settembre 2019 (contro il -1,7% della Lombardia).

 

Anche a Lecco si verificano cali di produzione, ordini e fatturato meno elevati rispetto alla media lombarda. I dati risultano in miglioramento rispetto al 2° trimestre 2020 (le cui variazioni tendenziali erano state: produzione -23,9%; ordini -16,7%; fatturato -26%). Tra i settori più rappresentativi diminuisce la produzione di “meccanica” (-1,5%) e “legno-mobilio” (-9,8%), mentre risulta in forte ripresa il “tessile” (+30,9%)4. Negli altri settori calano soprattutto “abbigliamento” e “carta-stampa” (rispettivamente -17,2% e -19%), mentre aumentano “siderurgia” (+10,1%) e “gomma-plastica” (+1,2%). L’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 102,6 (media 2010=100); quello degli ordini a 93,1 e quello del fatturato a 99,5. L’occupazione è calata dello 0,7%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco, ed è pari a 102,1.

Prendendo in considerazione i primi nove mesi del 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 11 punti percentuali (rispettivamente -11,9%, -11,6% e -13,1%): tutte diminuzioni comunque inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è diminuita dell’1,6% rispetto a fine settembre 2019.

 

 

 


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